Venerdì, 11 Marzo 2022 15:32

Adsu, futuro incerto sul diritto agli studi universitari: manifestazione il 15 marzo all'Aquila

di 

Le ADSU e la Regione Abruzzo non danno risposte sul diritto allo studio.

A denunciarlo sono Udu L’Aquila, Udu Teramo, 360° Pescara Chieti, Cgil L’Aquila, Flc L’Aquila, Filcams L’Aquila.

All’Aquila, "il futuro della residenza studentesca dell’ex Caserma Campomizzi e dei servizi collegati è estremamente precario. Il rischio concreto è che, se non si agisce subito, le studentesse e gli studenti economicamente più fragili rimarranno senza servizi di residenzialità e mensa a partire già dal prossimo autunno. L’indotto dell’ADSU dell’Aquila dà lavoro a circa 60 lavoratrici e lavoratori che dal mese di settembre potrebbero rimanere senza occupazione, prospettive e reddito. L’ADSU dell’Aquila e la Regione Abruzzo si assumano la responsabilità dei posti di lavoro messi a repentaglio dalla loro inerzia e dei ritardi sulla ricostruzione della Casa dello Studente".

Quasi 13 anni dal terremoto del 2009 dovrebbero essere uno sprone più che sufficiente per la politica regionale e per l’ADSU.

"Abbiamo bisogno di risposte alle nostre istanze. Non si possono lasciare questi servizi in mano ai privati. L’Università e il Diritto allo Studio devono rimanere pubblici. Gli studenti sono parte viva e integrante delle nostre città così come lo sono le Università".

Alla situazione aquilana si aggiunge, anche quest’anno, il ritardo intollerabile nel finanziamento delle borse di studio: 2000 in tutto l’Abruzzo, che si trovano a dover affrontare con enormi difficoltà le spese per gli studi universitari. "Sono anni che le studentesse e gli studenti dei 3 Atenei abruzzesi vedono mirato il loro diritto allo studio da questi ritardi; a Chieti-Pescara addirittura non risultano ancora pagate 363 borse dell’anno accademico scorso (2020-21). Il sottofinanziamento cronico è evidenziato anche, per Teramo e Chieti-Pescara, dalla mancata monetizzazione del servizio mensa non fruito durante il lockdown".

I sindacati degli studenti e dei lavoratori chiedono che venga prorogato il comodato dell’ex Caserma Campomizzi fino a che non si riesca a trovare una soluzione definitiva e, comunque, fino alla ricostruzione della Casa dello Studente; chiedono inoltre che siano immediatamente sbloccate le risorse per finanziare tutte le borse di studio.

Per tali ragioni, organizzeranno una pubblica manifestazione davanti all’Emiciclo martedì 15 marzo a partire dalle ore 10.00 in concomitanza con il Consiglio Regionale. "In tale occasione chiederemo che venga ricevuta una nostra delegazione da parte del Presidente della Giunta Regionale e degli assessori competenti. Siamo fermamente convinti che l’Abruzzo debba rispettare e coltivare la propria vocazione universitaria; se non ci sarà un cambio di rotta, una volontà di programmazione dell’ambito del diritto allo studio universitario, un aumento di finanziamenti e un ascolto serio e continuativo delle parti sociali coinvolte, ne risentiranno non solo studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, ma tutta la regione Abruzzo e le sue città universitarie, che perderanno attrattività nel confronti della popolazione studentesca. Lavoratori e studenti insieme nella lotta".

Ultima modifica il Martedì, 15 Marzo 2022 10:32

Articoli correlati (da tag)

Chiudi