Giovedì, 22 Settembre 2022 11:27

Tornano Street Science e Sharper, L'Aquila si veste di nuovi colori

di  Tommaso Cotellessa

Come ogni anno di questo periodo, L’Aquila comincia a macchiarsi di strani colori.

Già da questa mattina era possibile osservare macchie di giallo e fucsia qui e là per il centro storico.

Questo è ciò che accade quando sta arrivando la notte dei ricercatori.

Questa mattina, nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni, stato presentato il programma delle giornate di eventi che andranno dal 24 settembre al 4 ottobre. Anche per questa nona edizione l’evento si comporrà di due anime collaborano per la realizzazione dell’evento: Street Science, promosso dall’Università degli studi dell’Aquila, e Sharper, promosso dal GSSI e dai laboratori nazionali del Gran Sasso.

In sede di conferenza stampa erano presenti tutte e tre le istituzioni di ricerca, il Rettore Edoardo Alesse per l’UNIVAQ, Ezio Previtali per INFN e il presidente Ferdinando Ferrone.

Presente anche il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il quale ha sottolineato l’importanza di questo evento per il territorio aquilano e la valenza della collaborazione proficua fra le istituzioni di ricerca, soprattutto al fine di creare una rete di opportunità per fronteggiare lo spopolamento delle aree interne. Biondi ha tenuto a precisare che l’evento, giunto alla nona edizione, ha ottenuto per il quinto anno di fila il riconoscimento del bando europeo dedicato.

Il Rettore Alesse ha definito la notte dei ricercatori come il momento accademico più importante per il territorio aquilano inoltre ha dichiarato “quest'anno finalmente torneremo in forze sulle strade dell’Aquila e le pervaderemo con i nostri saperi rendendoli accessibili a tutta la popolazione. Spesso la ricerca la svolgiamo nei laboratori, tanto che qualche volta ci hanno rimproverato di farlo in maniera quasi elitaria, in realtà la nostra volontà è quella di farla conoscere a conoscere al maggior numero possibile di persone”.

Anche Ferdinando Ferrone ha sottolineato l’importanza della comunicazione nel fare ricerca, affinché quest’ultima non resti un qualcosa di arroccato su una torre d’avorio, ma un bene fruibile da tutti.

Ezio Previtali invece ha sottolineato che la ricerca non è qualcosa di statico ma un movimento vitale e per questo stimola a partecipare ad eventi come questo

Ultima modifica il Giovedì, 22 Settembre 2022 14:14

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