Lunedì, 17 Ottobre 2022 10:20

"Tutti Assolti" la canzone di protesta dei Niutàun contro la sentenza

di  Tommaso Cotellessa

"Tutti assolti"questo il titolo del brano della band punk-rock aquilana "Niutàun" che esprime lo sdegno riguardo la recente vergognosa sentenza del Tribunale civile dell’Aquila, che attribuisce a 24 delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009 un concorso di colpa del 30%, giudicandole imprudenti nel non essere uscite di casa - per recarsi “altrove” - dopo le due scosse che hanno preceduto quella catastrofica delle 3.32.

La sentenza rappresenta l’ennesima beffa ai danni dei parenti delle vittime, in quanto, oltre a comportare una decurtazione del risarcimento danni – laddove, per inciso, il danno è la propria morte -, ignora completamente le ormai famose rassicurazioni della Commissione Grandi Rischi ed a conti fatti arriva a sostenere l’assurda ipotesi che quelle 24 persone abbiano parte della responsabilità di quanto accaduto.

La band infatti, durante il concerto in programma venerdi 28 ottobre, alle ore 22.00, presso l’Irish Cafè di Pianola, presenterà in anteprima dal vivo il nuovo brano che, nello stile appassionato e dissacrante tipico dei Niutàun, tratta proprio il tema della gestione giudiziaria del terremoto aquilano.

Il brano entrarà a far parte del prossimo lavoro discografico del gruppo: “Malatempora”, attualmente in lavorazione. Ricordiamo che la band, già in occasione del precedente album – omonimo - aveva trattato il tema del sisma della propria città con due brani: “Terremotosto” e “Il cuore e le mani” che verranno riproposti durante il concerto del 28 ottobre per tenere accesa la luce, la memoria e la rabbia su quel tragico evento.

La band è composta daUgo Capezzali (voce), Piercesare Stagni (chitarra), Luca Biscio (basso) e Jury Sielli (batteria).

Qui di seguito il testo del nuovo brano.

TUTTI ASSOLTI

Signore e signori ora vi presentiamo

un nuovo legittimo miracolo italiano.

Un giorno di marzo, tra un fiasco e due fischi

siede la commissione, quella dei grandi rischi

 

Lo sciame imperversa, serpeggia paura

ci serve una frase che sembri sicura

“Tranquilli aquilani, tutto è sotto controllo.

Restate pure a casa, non ci sarà alcun crollo”

 

Sono esperti, mica stolti

Tutti assolti, tutti assolti

Guai a te se non li ascolti

Tutti assolti, tutti assolti

 

Poi il sisma ha ammazzato chi si era fidato

e loro: “Pazienza, abbiamo sbagliato”.

Che non si prevede non l’avevan previsto,

presentano il conto e chi s’è visto s’è visto.

 

Chi inquadra macerie, chi finge pietà,

chi fiuta tra i resti un’opportunità.

E nel suo silenzio che non fa più notizia

L’Aquila cova un’utopia di giustizia

 

Voi truccati da sconvolti

Tutti assolti,tutti assolti

E noi a contare i morti

Tutti assolti, tutti assolti

 

 

Un colpo alla botte ed uno alla scienza

esce dal cilindro una nuova sentenza.

Colpevoli in cuore, innocenti in appello,

e un Montepulciano a far da suggello

 

Settimo cielo, sesto senso, quinto potere,

quarto di luna, terzo incomodo, secondo fine,

primo grado, poi il baratto

e ora non sussiste il fatto

c’è chi ride, ride, ride

mentre uccide la città

 

Avete lavato la vostra morale

nel puzzo di piscio di un tribunale

ma udrete il respiro di questa città

che pietra su pietra non dimenticherà

 

Qua trecentonove morti

Tutti assolti, tutti assolti

Là altri crimini sepolti

Tutti assolti, tutti assolti

Tutti morti, tutti morti

Tutti assolti, tutti assolti

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