Martedì, 09 Maggio 2023 10:21

Per i mercoledì della cultura di Univaq arriva il musicologo Giovanni Bietti

di  Redazione

Prosegue la 21ª stagione dei Mercoledì della cultura, il cartellone di incontri scientifico-divulgativi organizzati dall’Università dell’Aquila nell’ambito delle attività cultuali di ateneo.

Mercoledì 10 maggio 2023, ospite della rassegna sarà Giovanni Bietti, compositore, pianista e musicologo, considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. L’evento è organizzato in collaborazione con la Società Aquilana dei Concerti "B. Barattelli".

Bietti terrà una lezione dal titolo "Dal buio alla luce: Mozart, Beethoven e l'Illuminismo in musica". Appuntamento alle ore 18.15 all’Auditorium del Parco. L’ingresso è gratuito e non occorre prenotarsi. E’ prevista una diretta streaming su www.univaq.it/live.

La musica di Mozart e Beethoven rappresenta la massima espressione artistica dell’Illuminismo. I due grandi viennesi sono convinti che il mondo possa cambiare, si possa migliorare; e la musica è il mezzo attraverso il quale ci dimostrano questa possibilità, dandoci per così dire un’immagine - ideale - del mondo tramite i suoni. Molte loro composizioni sono articolate come una grande realizzazione musicale della metafora illuminista più nota, quella che ha dato il nome all’intera corrente di pensiero Settecentesca: il passaggio dal buio alla luce, dall’oscurità dell’ignoranza e dell’oppressione alla luce del sapere e della libertà.

Giovanni Bietti è convinto che oggi sia particolarmente importante ascoltare, eseguire, spiegare una musica che ci invita a usare la nostra intelligenza. Non tanto perché diversi studi scientifici hanno dimostrato il fatto, pur interessantissimo, che ascoltando la musica di Mozart o di Beethoven si diventa temporaneamente più intelligenti, quanto perché viviamo in un’epoca in cui molto spesso si cerca di addormentare il nostro intelletto, di non farcelo utilizzare appieno. Un’epoca in cui si tende a sminuire il valore della conoscenza, della competenza, della cultura e del sapere conquistati passo dopo passo. Un’epoca anti-illuminista, insomma, che forse non ha tra le sue massime aspirazioni “l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità”, per citare la celebre definizione dell’Illuminismo proposta da Kant.

 

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