Giovedì, 03 Novembre 2022 10:09

Il Festival delle Culture ha preso il via con un “apericoncerto”

di  Redazione

Il Festival delle Culture ha preso il via il 2 novembre con un “apericoncerto” . Per la parte aperitivo, ci hanno pensato i ragazzi della Comunità 24 Luglio, preparando cibi di varie etnie, mentre per la parte musicale, l’Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo, composta da ragazzi provenienti da diverse parti del mondo.

Ecco i loro nomi e la loro provenienza:

Asaref Howladir (Bangladesh)

Alain Jackson Bizimana (Burundi)

Armando Rotilio (Italia)

Bruno Morello (Argentina)

Emanuele Castellano (Italia)

Fabrizio De Melis (Italia)

Sebastian Alvarez (Perù)

Tayyab Aziz (Pakistan)

Karaba Coulibali (Burkina Faso)

Loris Coccia Colaiuta (Italia)

Sima Mahdiyar (Afghanistan)

Zamarod Khademi (Afghanistan)

Zarifa Hussaini (Afghanistan)

Abbiamo chiesto all’organizzatrice dell’evento, Patrizia Passi, come nasce questa idea “in realtà è una idea che noi, con L’Aquila Film Festival portiamo avanti da tanti anni, perché questa è una evoluzione de L'Aquila Social Film Festival, diventa quest'anno Festival delle Culture e parte dalla volontà di coinvolgere i ragazzi migranti presenti in città.

Il progetto è stato poi stravolto nel corso del tempo ed è evoluto perché, chiaramente, all'inizio non eravamo a conoscenza delle persone con le quali avremmo avuto a che fare. Poi, conoscendo e scoprendo le loro culture, le loro attitudini e le loro competenze, abbiamo verificato che c'era un enorme comun denominatore che era la musica, e di conseguenza nasce l’idea dell’Orchestra di Piazza Palazzo. La città sta rispondendo molto bene all’evento, speriamo che l’esperienza dell’orchestra continui e speriamo anche di poter replicare la manifestazione”

Poi abbiamo ascoltato Armando Rotilio (percussioni), a cui abbiamo chiesto come vive questa nuova avventura: “vuole guardare un po' a tutto il mondo, questa è l'idea, la piazza, come luogo di ritrovo, dove si può incontrare di tutto, soprattutto in questo periodo di mondo globale, in senso positivo. Culture che si incrociano per vari motivi, unite dalla passione per la musica delle proprie origini, cercando di convogliarle tutte in una situazione di commistione positiva. La musica ha un linguaggio universale, anche quando non ci si arriva con le lingue, perché magari non si possono conoscerle tutte, le note e i ritmi sono universali

Buon Festival, ragazzi

Ultima modifica il Giovedì, 03 Novembre 2022 10:36

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