E’ un accurato racconto della vita di Antonio Gramsci quello che Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno tratteggiano in “Gramsci Antonio detto Nino”.
Lo spettacolo, programmato dal Teatro Stabile di Innovazione L’Uovo, andrà in scena in forma di secondo studio domenica 10 agosto alle ore 21.30 in Piazza Santa Margherita, all’Aquila.
E’ l’uomo quello al centro della narrazione, la sua sofferenza e la sua solitudine, mentre la sua vita pubblica e politica rimangono sullo sfondo.
Partendo dalle “Lettere dell’albero del riccio”, avvalendosi della consulenza storica di Maria Luisa Righi della Fondazione Istituto Gramsci e aprendo poi lo sguardo a tutto ciò che ruota attorno a Gramsci, i due autori hanno affrontato - come scrive Niccolini - “tutto l’arco privato ed esistenziale di questo piccolissimo uomo dal potere carismatico e dall’autorità immensa, eppure fragilissimo, sempre malato, gobbo, distrutto nel corpo da una vita di povertà, denutrizione e stenti”.
A completare il quadro, accanto alla storia già nota, una serie di novità emerse dagli archivi ex-sovietici e dai documenti in mano alla famiglia Schucht.
Così è nato, e ancora sta prendendo forma, un racconto che per molti mesi resterà in forma di cantiere aperto, tant’è che insieme alle prove dello spettacolo viaggia un laboratorio di narrazione - in corso anche all’Aquila - aperto ad attori, narratori, drammaturghi e registi e finalizzato alla ricerca di “altre” possibilità di raccontare la storia di Antonio Gramsci.
L’ingresso è gratuito e non è necessario prenotare; in caso di pioggia lo spettacolo si terrà al Palazzetto dei Nobili.