Martedì, 12 Agosto 2014 11:14

Tempeste: il teatro natura di Sista Bramini nella splendida cornice delle Pagliare di Tione

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Un "moderno aedo del teatro contemporaneo": così è stata definita Sista Bramini, regista romana che ha presentato ieri, in prima nazionale nell’ambito della XV Edizione del Festival Internazionale di musica 'Pietre che cantano', Tempeste, una trilogia di miti sul tema della rinascita.

Un palcoscenico unico per questo appuntamento: le Pagliare di Tione degli Abruzzi, piccolo villaggio pastorale affacciato sul Sirente. Vi si arriva dopo aver percorso un ripido sentiero di qualche km che dalla torre del borgo taglia il bosco di Colle Allo fino al Piano di Jano, caro da sempre alla fantasia popolare con protagonista le streghe (le jane, appunto). Le Pagliare sono raggiungibili anche attraverso un sentiero più comodo che si incontra prendendo la prima strada a destra sulla via da Tione degli Abruzzi a Goriano Valli, subito dopo il lago.

La Bramini conduce da anni, con il suo Teatro Natura, una ricerca sul rapporto tra natura e mito. Scena unica dei suoi spettacoli è la natura stessa, con i suoi suoni, odori e colori che richiamano alla mente gli elementi naturali e la dimensione arcaica del mondo classico.

Lo spettacolo, articolato in tre diversi momenti, è stato inscenato in tre punti del villaggio. Gli spettatori hanno seguito le due cantrici che accompagnavano i racconti della Bramini incentrati sul mito d’origine di tre importanti elementi: “Luce su Luce. Apparizione dell’ulivo”, “Il dono di Dioniso. Nascita del vino”, “Deucalione e Pirra” in cui ogni volta da una catastrofe collettiva o individuale la vita rinasce sotto nuova forma. Il mito della nascita dell’ulivo, quello della nascita del vino e infine la rinascita del genere umano dalle pietre sono stati mirabilmente narrati dalla regista e drammaturga che con sguardi e movimenti decisi, che raccontavano personaggi ed eventi al pari delle parole, è riuscita a rapire gli spettatori. La dimensione arcaica è stata evocata alla perfezione dai canti di Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini presi dalla tradizione polifonica mediterranea (Georgia, Grecia, Salento...).

Le Pagliare di Tione degli Abruzzi ben si collocano nel percorso che la Bramini da trent’anni svolge a contatto diretto e in stretta relazione con gli elementi naturali. Infatti ha interpretato e diretto numerosi spettacoli presentati in parchi, riserve naturali, siti archeologici e aree da valorizzare, in Italia e all’estero. E il sito delle Pagliare merita la stessa attenzione: queste caratteristiche strutture in pietra, fin dal XV secolo ricovero di pastori e deposito per il fieno e ora per lo più ristrutturate, sono un posto completamente isolato dal mondo: non c’è acqua, non c’è elettricità né gas. Presenti a Tione degli Abruzzi come a Fontecchio le Pagliare ospitavano le famiglie che vi si trasferivano nei mesi estivi per portare gli armenti al pascolo e trovare campi fertili. Costruzioni semplici, spesso fabbricate a coppia e con il tetto coperto di tegole, erano costituite per lo più da due locali sovrapposti. Quello superiore fungeva da fienile e da giaciglio, quello inferiore era utilizzato come stalla per gli animali.

Ogni casetta o gruppo di casette aveva un’aia comune, destinata alla trebbiatura. All’ingresso del villaggio un grande pozzo cilindrico, con scale di pietra simmetriche, scoli, parapetti, delimitato all’esterno di vasche di pietra per la raccolta dell’acqua piovana, costituisce un esempio di imponente opera idraulica a testimonianza della saggezza dell’antica cultura contadina. Centro della vita comunitaria del villaggio era la piccola chiesa della SS. Trinità.

Oggi le Pagliare è un luogo da vivere di giorno, tra camminate e trekking nello splendido scenario del Parco Sirente-Velino, o nelle serate più serene illuminati solo dalla luce della luna.

La comunità tionese si trasferisce in massa alle Pagliare il giorno della SS. Trinità dove nei pressi della chiesa omonima viene celebrata una messa, al termine della quale ci si ritrova tutti sui prati davanti alle casette in pietra per mangiare in compagnia. La festa principale del paese è invece dedicata a S. Vincenzo Martire, la terza settimana di agosto. In questi giorni il piccolo comune, che comprende anche le frazioni di S. Maria del Ponte e Goriano Valli, si anima di persone che tornano da ogni parte d’Italia per conservare la tradizione e rivedersi in occasione della festa patronale.

Pagliare di Tio...
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Ultima modifica il Martedì, 12 Agosto 2014 11:34

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