Sabato è stata una serata storica per L'Aquila danzante. Fuori dai "grandi" eventi e dalle iniziative sbandierate si sono tenute in concomitanza due iniziative culturali di grande rilievo con al centro la musica e il ballo.
All'asilo occupato di Viale Duca degli Abruzzi - dopo un pomeriggio di seminari teorico-pratici sulla musica elettronica - è arrivata la musica techno live di Crystal Distortion, al secolo Simon Carter, tra i fondatori del gruppo inglese degli Spiral tribe ossia la storia della musica techno mondiale e dei primi free-party degli anni '90. Una musica che ha attirato seguaci da tutto il centro Italia e che ha tenuto in piedi centinaia di giovani e non, fino al mattino. Qui un video girato durante il live set del dj inglese.
Poco più in là a San Bernardino - nella palestra Zero gravity - si svolgeva la sesta edizione dell'Hip Hop Festival Abruzzo (HHF). Anche qui di fronte a centinaia di ragazze e ragazzi si sono confrontati ballerini straordinari da tutta Europa. L'evento ha letteralmente riacceso un altro pezzo di città sottraendolo all'oscurità delle ore notturne. All'HHF si respirava un'area di internazionalità vera e integrata realmente con i tanti ragazzi aquilani presenti.
Due eventi importanti in un periodo così difficile per la città. Iniziative che diventano mezzi per diffondere cultura sopratutto tra i più giovani e costituiscono forse l'ultimo baluardo contro il disagio sociale che si sta diffondendo.
E' anche da qui, da queste musiche e da queste danze e dal loro significato, che parte la ricostruzione sociale dell'Aquila e del suo centro storico semi distrutto e semi abbandonato.