Martedì, 14 Maggio 2013 16:31

La primavera del Rap Italiano, i dischi consigliati in uscita da aprile a giugno

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Al giorno d'oggi l'Hip-Hop è una cultura evoluta metabolizzata e radicata in ogni angolo del pianeta senza eccezione alcuna. Anche il Rap, il genere musicale accostato a tale cultura, può vantare la stessa estensione a livello globale. Nel nostro Paese è presente ormai da oltre vent'anni e piano piano sta cominciando a farsi apprezzare anche dal grande pubblico, allargando il suo bacino d'utenza e accedendo anche da noi nelle posizioni alte delle classifiche.

Dopo il primo boom nel 97'-98' infatti, oggi il Rap ha avuto un vero e proprio ritorno di fiamma nel panorama musicale del Bel paese con una scena che si amplia e che matura giorno per giorno a dismisura. Specialmente nell'ultimo periodo sono usciti o stanno uscendo, dei lavori molti interessanti da parte dei rapper che, sia a livello mainstream che a livello underground, stanno andando molto forte e dai quali si può evincere una maturità stilistica prorompente e un miglioramento sorprendente del lavoro a livello qualitativo.

Andiamo ad analizzare allora le uscite calde nel panorama rap italiano per il periodo di Aprile/Maggio/Giugno.

Il 2 Aprile è uscito per Tanta Roba label il terzo disco del rapper Salmo dal titolo "Midnite", un successo fulminante  suggellato dal fatto che appena nove giorni dopo l'uscita era già il disco più venduto in Italia. Un diabolico mix tra sonorità elettroniche, liriche taglienti e un attitudine spregiudicatamente punk, sono il marchio di riconoscimento del rapper sardo la cui ascesa è stata a dir poco repentina. Nel disco troviamo le collaborazioni di Cyberpunkers, Shablo, B.6H, Big Joe, Anagogia, Belzebass e dell'aquilano Stabbyoboy per quanto riguarda le produzioni, mentre per quello che riguarda le liriche troviamo i featuring di Noyz Narcos, Nitro, Gemitaiz, Madman, Navigator e Mezzosangue.
Midnite è un disco dai contenuti forti e, a parte alcuni momenti più riflessivi come il pezzo "S.A.L.M.O." oppure l'approccio su una produzione un po più reggae come "ordinaria follia", è un continuo "headbanger" che mette una smisurata voglia di alzare il volume all'infinito. Nonostante la sua alta posizione in classifica non è per niente un disco pop ed è sicuramente indicato per tutti gli amanti del death rap, il grime, dubstep e drumstep.

Il 9 Aprile e stato invece il turno di Noyz Narcos, il rapper capitolino, al suo grande ritorno sulla scena con "Monster"  fuori per Propaganda Records. Il principe delle tenebre del death rap iltaliano ritorna in grande spolvero con un lavoro molto underground dai tratti cupi e grevi. I racconti e le strofe sono truci come sempre ma uniti a un flow granitico, secco e deciso mescolato a produzioni violente e all'avanguardia.
Per le produzioni delle tracce anche qui troviamo nomi illustri come Shablo, Dj Sine, The Orthopedic, Denny the cool, Mace, Fritz the cat, PMD, Don joe e Kiquè. Per quanto riguarda le strofe, oltre alla collaborazione di vari membri del TruceKlan (crew di appartenenza del rapper romano) Chicoria, Metal Carter, Mystic One e Gast, c'è anche la presenza di artisti del calibro di Vacca, Ntò, Tormento, Aban, e Nex Cassel mentre gli scratch presenti nel disco sono tutti curati da Dj Gengis Khan.
Sicuramente Monster non deluderà tutti quelli che già seguivano Noyz e il truceklan. Che lo si segua da anni o che sia la prima volta questo disco mette una voglia indescrivibile di andarne a testarne la potenza nel live.
Raggiungendo i posti alti nelle classifiche di vendita Monster, tra l'altro, costituisce un altro capitolo importante nello sdoganamento in Italia del Rap Hardcore brutale e sfacciato ponendo finalmente un freno al perbenismo legato alla musica italiana.

Il 13 Aprile è stato il turno di Paura un rapper partenopeo molto navigato che con l'uscita del suo "Slowfood" ha dato una grande prova di esperienza e modernità. Nonostante il background old school del rapper napoletano, il disco è veramente moderno, molto studiato e accurato nei minimi dettagli. Contiene al suo interno sonorità molto elettroniche che si miscelano a testi molto maturi e critici, pregni di un esperienza maturata nel settore da più di quindici anni Questo crea uno spaccato tra nuove e vecchie tendenze che è presentato in una forma per niente pesante e di facile ascolto. Appena messo nel lettore, il disco scorre in maniera molto spontanea e se ne riescono ad apprezzare a pieno sia i rappati più serrati che le parti più melodiche.
Le collaborazioni sono tutte studiate e ben posizionate in tracklist: vanno dal pezzo con Danjlo passando per Shaone e Speaker Cenzou nel pezzo "sangue e inchiostro", a Ghemon, MadBuddy, Clementino e Rocco Hunt fino ad arrivare a Raiz degli Alma Megretta. Che dire, sia per i più avvezzi che per i neofiti del genere Slowfood, è una ventata di aria fresca indicato per tutti gli amanti della spoken word, dell'electro funk e per tutti gli appassionati del rap in generale.

L'ultimo fiore d'Aprile è stato Dargen D'amico che il 30 del mese faceva uscire il suo "Vivere aiuta (a non morire)" per Universal music. Come tutti i precedenti lavori di Dargen anche questo è di ascolto più impegnativo rispetto alla media del Rap italiano, con tutte le sue colte citazioni, riflessioni dotte e il trattamento dei discorsi e ragionamenti presi molto alla larga e giostrati con sapienti giri e giochi di parole.
Liricamente è un disco completissimo. In esso troviamo dalla più semplice delle punchlines (rime d'impatto), al virtuosismo tecnico più eccelso; dal trattamento di argomenti impegnativi coma nel pezzo "il presidente" che parla di Barack Obama, alle discussioni più spirituali che parlano della figura di Dio o della descrizione delle emozioni.
Per quanto riguarda le sonorità il disco è un tripudio del synth e abbraccia tutti gli aspetti dell'elettronica moderna: dall'house passando per il new roots, la drum&base e la glitch-hop che si fondono molto bene con degli spunti musicali riconducibili alla vera e propria canzone italiana. Tra le molte collaborazioni infatti oltre ai vari artisti rap ed electro come j-ax, fedez i two fingerz, spunta anche fuori un pezzo con Enrico Ruggeri. Tra le altre tracce degne di nota da menzionare il pezzo che vede la collaborazione di Max Pezzali "due come noi", dove è stato riciclato e rielaborato in chiave new roots il ritornello dell'omonimo pezzo degli 883. Dargen ci ha sempre abituati ad atmosfere particolari e sicuramente questo disco farà storcere il naso ai "fieri b-boys" ma d'altronde non è a loro che mira. E' un disco pieno di brio e stravaganza, una formula che piacerà sicuramente ai più sognatori e libertini amanti del rap un po radical chic.

Un disco che invece mira proprio ai cultori più sfegatati del Rap crudo è "il cuore e la fame" di E-Green per Unlimited Struggle fuori il 10 Maggio. Il disco per l'appunto è rivolto proprio alle teste Hip-Hop più inquadrate ed è stracolmo di riferimenti che puntano a colpire gli "addetti ai lavori" già dall'intro: "è davvero meglio che scendi", dove è presente la citazione nel titolo di un pezzo di Kaos one (pioniere e pietra miliare dell'hip-hop italiano) tratto dall'album Fastidio.
Come al solito in tutti i beat di Dj Shokka (foundatore della Unlimited Struggle) si sentono chiaramente le atmosfere metropolitane, come dovrebbe suonare un disco del genere appunto, ma non sono da meno tutte le altre produzioni trattate da Retraz, Big joe, Fide Mella, Squarta, Apoc, Tyre, Gccio. Lo stesso vale per la scelta dei featuring con Primo, Ensi, Johnny Marsiglia, Bassi Maestro, Mistaman e Ghemon.
Il disco è carico di rabbia e di passione e lo si sente in ogni barra di Egreen, ma essendo un disco che mira esclusivamente alle teste Hip-Hop sarà difficile che riesca ad ottenere un ampio riscontro come quello dei suoi colleghi.

Poi, in questa tarda primavera, ci sono i dischi che ancora non sono usciti ma sui quali conviene tenere il mirino puntano:

"Manifesto" dei Gente De Borgata che uscirà il 20 maggio ed è in questi giorni in anteprima esclusiva sul sito di Repubblica. Già dalla copertina sembra richiamare i vecchi lavori della scena romana come Odio pieno o Scienza doppia H dei Colle der fomento oppure Basta co ste lagne sempre dei Gente de Borgata. Sarà uno spaccato da non perdere delle profondità della periferia romana tra il disagio, i problemi e la voglia di rivalsa.

Il 28 Maggio poi sarà il turno di Clementino che farà uscire il suo "Mea Culpa" per Tempi Duri Label. Dalle anticipazioni concesse via internet dal rapper possiamo vedere che l'album vanta collaborazioni sia con cantautori di fama come Jovanotti e Gigi Finizio che con rapper come Fabri Fibra e Marracash. Le produzioni sono in gran parte curate da DJ Shablo, ma sono presenti nell'album anche beatmaker come Don Joe (membro dei Club Dogo) e Fritz da Cat. Per ora il disco è preceduto dal singolo "O'Vient".
A Giugno sarà poi il turno di altri due lavori molto attesi: "non erano fiori" del rapper romano Coez, e, "Bravo ragazzo" il nuovo progetto solista di Guè pequeno dei Club Dogo. Dai singoli che ha tirato fuori fino ad adesso come solista sicuramente il disco di Coez non sarà un disco prettamente Rap, e le produzioni saranno interamente curate da Riccardo Sinigallia. Pare che tratterà di temi molto intimi del rapper capitolino, per adesso il progetto è anticipato dal pezzo "dramma nero".
Per Guè invece si tratta del secondo disco da solista, "Bravo ragazzo" sarà fuori il 4 Giugno e per adesso è anticipato dai due singoli "Business" e "rose nere".
Staremo a vedere quali altre uscite ci riserverà il futuro, per adesso segnate tutti i nomi e titoli e buon ascolto.

Ultima modifica il Martedì, 14 Maggio 2013 17:44

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