Venerdì, 03 Ottobre 2014 14:31

Al via il Festival della Montagna. Lolli: "Gran Sasso sia il Salento dei monti"

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Si è aperta ieri mattina con i saluti delle autorità e dei rappresentanti istituzionali la prima edizione del Festival della Montagna, in programma a L'Aquila fino a domenica 5 ottobre.

Organizzato dal Comune dell'Aquila e dall'associazione GranSasso AnnoZero, con il sostegno della Fondazione Carispaq e di Expo 2015, il Festival ha come obiettivo principale quello di far conoscere le bellezze naturalistiche e ambientali del Gran Sasso promuovendone le potenzialità in termini di sviluppo sostenibile.

Sul palco dell'Auditorium del Parco, dove si è svolta la cerimonia di inaugurazione, sono saliti il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente; il Vice Presidente della Regione Giovanni Lolli; la rettrice dell'Università dell'Aquila Paola Inverardi; il presidente dell'associazione GranSasso AnnoZero Federico Bologna; il presidente dell'Anci Abruzzo Antonio Centi; il Comandante regionale della Guardia Forestale Ciro Lungo; il presidente del Centro Turistico del Gran Sasso Umberto Beomonte Zobel; il direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Marcello Maranella; il capo della segreteria organizzativa dell'Adunata Alpini 2015 Carlo Frutti.

E' stato Igor Antonelli, coordinatore delle tante associazioni che hanno lavorato insieme per l'organizzazione del Festival, ad aprire i lavori, sottolineando l'alta valenza simbolica dell'evento: “Vogliamo che questi tre giorni segnino un punto di rottura, una discontinuità con il passato. E' ora di tornare a credere nel futuro di questo territorio. Da questo punto di vista, è molto importante che le istituzioni abbiano creduto in un progetto promosso dall'associazione GranSasso AnnoZero, che a sua volta ha raccolto i tanti input provenienti dal territorio”.

Anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha richiamato la necessità di dar vita a un'inversione di tendenza: “Quest'anno” ha detto il primo cittadino “il Centro Turistico del Gran Sasso festeggia il suo 80° anniversario. Negli ultimi anni abbiamo dissipato un grande patrimonio che fino a qualche decennio fa ci vedeva protagonisti in Italia e in Europa. E' arrivato il momento di cambiare, di ribaltare questo trend. Bisogna” ha continuato Cialente “che il Gran Sasso torni ad essere, grazie al turismo, quella fonte di ricchezza e di sviluppo che è stata in passato, per L'Aquila e il suo comprensorio. E questo potrà avvenire solo implementando gli investimenti infrastrutturali – cosa che questa amministrazione ha già iniziato a fare - migliorando i servizi e l'offerta ricettiva e dando vita a una collaborazione virtuosa tra gli enti pubblici, gli imprenditori privati e le tante eccellenze professionali e intellettuali di cui il nostro territorio è ricco. Vorrei” ha concluso Cialente “che ci ricordassimo della data di oggi come un nuovo inizio, una nuova partenza. Il Festival diventerà per il Comune un appuntamento da far crescere negli anni”.

“Questa volta ce la possiamo fare” ha detto il Vice Presidente della Regione, nonché assessore regionale alle Attività produttive, Giovanni Lolli. “Abbiamo un brand unico, perché l'unicità delle bellezze del Gran Sasso è universalmente riconosciuta. Questa volta possiamo davvero fare quello che fino ad oggi non è stato fatto. Quello che sta avvenendo è un fatto straordinario: abbiamo un gruppo di persone e di associazioni che si è attivato potendo contare sull'appoggio delle istituzioni, che stanno mettendo le risorse. Sul Gran Sasso saranno impegnate sia una parte delle risorse arrivate dopo il terremoto sia fondi europei. Non è vero” ha ricordato Lolli “che il turismo è in crisi, basti guardare a quello che è avvenuto in questi anni in Salento. Ed è proprio a quel modello che dobbiamo guardare. Il Gran Sasso deve diventare il Salento dei monti, coniugando bellezze naturalistiche, attività sportive e culturali e servizi”.

Lolli ha poi ricordato altre tre importanti iniziative che verranno messe in campo nei prossimi mesi per accendere i riflettori sulle opportunità offerte dalla montagna aquilana: “Entro fine anno nascerà il Progetto Gran Sasso, dove inseriremo altre risorse e altri contenuti. A primavera, poi, avremo due eventi assolutamente straordinari: l'Expo della Montagna, che il comitato Expo 2015 ha deciso di ambientare proprio qui all'Aquila, e poi l'Adunata degli Alpini. Non si possono immaginare occasioni migliori per rilanciare l'attrattività del nostro territorio. E' un'opportunità che non possiamo sprecare”.

Un altro attore chiamato a svolgere un ruolo centrale nell'elaborazione di nuovi modelli di sviluppo per il Gran Sasso sarà l'Università. “L'università” ha dichiarato la rettrice dell'ateneo aquilano Paola Inverardi “darà il suo contributo nella costruzione di una nuova cultura della montagna, affinché questa possa diventare patrimonio di tutti. Voglio ricordare che se all'Aquila abbiamo il privilegio di ospitare i laboratori sotterranei di fisica nucleare - tra i laboratori di ricerca più famosi al mondo - lo dobbiamo proprio al Gran Sasso. Non solo. L'ambiente naturale del Gran Sasso è di straordinario interesse anche per la ricerca scientifica applicata ad ambiti anche molto specialistici”.

“Questo territorio” ha concluso Federico Bologna, presidente dell'associazione GranSasso AnnoZero “sta attraversando un momento difficile ma può ripartire proprio dalla montagna. Bisogna ridare fiducia alle persone ma questo potrà avvenire solo mettendo in atto una pianificazione, una strategia e un modello di gestione virtuoso basato sulle sinergie tra enti pubblici, imprenditori privati e associazioni. Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio unico ma dobbiamo superare gli ostacoli che finora non hanno permesso di valorizzarlo. Non c'è più tempo”.

 

Ultima modifica il Sabato, 04 Ottobre 2014 10:12

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