Giovedì, 09 Ottobre 2014 16:42

Tsa, presentata la nuova stagione ma è ancora incerto il futuro di Preziosi

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Inizierà il 27 novembre con un balletto tratto dalle Quattro Stagioni di Vivaldi la nuova stagione del Teatro Stabile Abruzzese, presentata giovedì mattina in conferenza stampa alla presenza del presidente Ezio Rainaldi e del direttore artistico Alessandro Preziosi (qui il programma completo).

Un cartellone composto da nove spettacoli, che andranno in scena in tre luoghi diversi: Ridotto del Teatro Comunale, Auditorium della Guardia di Finanza e Teatro Parco delle Arti.

"Il tema conduttore di questa stagione" ha detto Preziosi "è la poliedricità. Ogni anno abbiamo voluto che la programmazione seguisse un filo conduttore: l'anno scorso era il confronto, due anni fa l'identità. Quest'anno, invece, abbiamo voluto dare alla stagione una trasversalità effettiva, stimolando e indirizzando la curiosità del pubblico attraverso una diversificazione degli spettacoli".

Una varietà che si riflette nella scelta di aprire il programma a spettacoli incentrati su discipline come la danza (con, appunto, il balletto delle Quattro Stagioni, realizzato dalla compagnia Spellbound Contemporary Ballet con le coreografie di Mauro Astolfi) o su ritratti di artisti e personalità legate al mondo dell'arte del Novecento, come Amedeo Modigliani e Peggy Guggenheim.

Nel calendario ci sarà spazio anche per i classici, con Uomo e galantuomo di Edoardo De Filippo (per la regia di Alessandro D'Alatri) e Il Mercante di Venezia di Shakespeare (con Giorgio Albertazzi), e per la drammaturgia contemporanea (Tutto Shakespeare in 90 minuti di Alessandro Benvenuti e Cock di Mike Bartlett con la regia di Silvio Perroni).

Unica produzione del Tsa, fatta in collaborazione con la società Khora Teatro, sarà il Don Giovanni di Molière, di e con Alessandro Preziosi.

Sul futuro dell'ente teatrale abruzzese, tuttavia, si addensano varie incognite, legate, da una parte, alla permanenza di Preziosi, il cui contratto scade il prossimo 4 novembre e non è ancora stato rinnovato, e, dall'altra, dall'applicazione dalla riforma ministeriale del Fus e dello spettacolo dal vivo varata con il decreto legge 91 Bray-Franceschini, noto anche come "decreto Valore Cultura".

Secondo le indiscrezioni e le notizie circolate nelle scorse settimane sugli organi di stampa, tra l'attore e l'attuale dirigenza del Tsa i rapporti non sarebbero proprio idilliaci.

Non è passato inosservato, meno di un mese fa, il mancato ringraziamento di Preziosi al Tsa in occasione della cerimonia di conferimento del premio Maschera d'oro, l'Oscar italiano del teatro. Inoltre sia il presidente Ezio Rainaldi che la senatrice Stefania Pezzopane (che non ha incarichi all'interno del Tsa ma il cui parere continua a pesare, e molto, sulle sorti dell'ente) avevano espresso il desiderio di avere alla direzione artistica una figura più presente sul territorio.

"Nessuno dello Stabile mi ha finora lanciato un segnale" aveva fatto notare, dal canto suo, Preziosi a chi gli aveva chiesto conto del rinnovo del contratto. E, riguardo la sua scarsa presenza all'Aquila, questa mattina ha risposto: "Negli ultimi due anni sono stato in tournée con il Cyrano di Bergerac e il Cyrano sulla luna. Non ero assente, stavo lavorando".

Sulla gestione del Tsa, come del resto su quella di tutti gli altri enti culturali, c'è da sempre una forte di ingerenza della politica. Secondo lo statuto, il direttore artistico viene proposto dal vicepresidente - che attualmente è Adolfo Paravano, rappresentante del Comune - di concerto con il presidente - che rappresenta invece la Regione - e poi portato all'approvazione del cda. Rainaldi, però, è espressione dell'ex giunta Chiodi. Quanto conteranno i nuovi equlibri politici regionali nella nomina del nuovo direttore?

E quanto peseranno, invece, le novità introdotte dalla riforma ministeriale?

Il decreto, oltre a introdurre il principio della triennalità della programmazione artistica e a fissare criteri più stringenti nell'erogazione dei contributi del Fus, prevede la trasformazione dei teatri stabili in Teatri nazionali.

Il Tsa, pur essendo uno dei 17 teatri stabili italiani, non ha i numeri per ambire a tale riconoscimento e diventerà, con ogni probabilità, uno dei cosiddetti "Tric", i Teatri di rilevante interesse culturale.

Questa trasformazione comporterà una riorganizzazione strutturale complessiva (riduzione delle coproduzioni, ampliamento dell'assemblea dei soci ai rappresentanti dei sindaci delle altre città capoluogo di provincia) all'interno della quale la figura del direttore artistico assumerà un profilo più manageriale.

La sensazione è che, per un ruolo simile, l'attuale dirigenza stia pensando a nomi diversi da quello di Preziosi. Nei giorni scorsi era circolato quello di Giorgio Iraggi, vecchia conoscenza del Tsa, in tandem con Federica Di Martino.

Che Preziosi sia in bilico si è capito anche dal nervosismo con cui, in conferenza stampa, sono state accolte le domande dei giornalisti sull'avvicendamento e dal fatto che sia l'assessore comunale alla cultura Betty Leone che il presidente Rainaldi abbiano parlato, per il futuro, solo di una "collaborazione" tra il Tsa e l'attore napoletano.

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 10 Ottobre 2014 14:29

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