Con una percentuale del 66.19%, la città dell'Aquila si aggiudica il sesto posto nella classifica della ventunesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore e presentato a Torino.
18 gli indicatori selezionati per confrontare tra loro i 104 capoluoghi di provincia italiani. Tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili). Quattro indicatori su diciotto selezionati per la classifica finale (tasso di motorizzazione auto, tasso di motorizzazione moto, incidenti stradali e consumi energetici domestici) utilizzano dati pubblicati da Istat.
Tornando all'Aquila, il dato più preoccupante, risulta essere quello sulla dispersione dell’acqua visto che nel capoluogo d'Abruzzo le perdite sono addirittura superiori al 50% , così come avviene a Bari, Como, Chieti, Matera, Messina, Palermo, Massa, Rieti, Gorizia, Catanzaro, Salerno, Vibo Valentia, Potenza, Sassari, Latina, Ragusa, Frosinone, Cosenza.
Maglia nera, inoltre, per il numero di auto ogni 100 abitanti ( 77 ), le isole pedonali e le piste ciclabili.
“Torno su questo argomento – ha dichiarato il Sindaco Massimo Cialente - per una riflessione ed anche perché, francamente, è passato sotto silenzio, come numero di colonne sui giornali, sui siti e social network. Senza fare polemiche, cosa che mi riesce molto facilmente, credo che questo sia dovuto al fatto che in questa classifica, abbastanza seria, visto i 18 indicatori selezionati, L'Aquila, pur con tutte le sue problematiche si piazza al sesto posto sui 104 capoluoghi di provincia. Fossimo stati 66esimi o 99esimi, forse avremmo avuto più commenti e più spazio. Dove siamo maglia nera? Numero di auto per abitanti. Chiaramente, in questa fase di una città così dispersa, l'uso dell'auto è spesso obbligatorio. Per le isole pedonali, purtroppo ne abbiamo anche troppe ma non possiamo registrarle come tali perché, nel capoluogo come nelle frazioni, sono zona rossa. Sulla dispersione dell'acqua, il dato è vero e già precedente al terremoto ma dallo stesso aggravato; mi riferisce la Gran Sasso Acqua, inoltre, che attualmente, la quantità di acqua che si disperde nel centro storico disabitato è pari a quella che veniva utilizzata prima del sisma. Infatti, il terremoto ha danneggiato gravemente tutte le tubature, come abbiamo purtroppo sperimentato con la “voragine” nel piazzale della Fontana Luminosa. Una volta terminata la realizzazione dei sotto servizi, comunque, le perdite d'acqua subiranno una pressoché totale scomparsa. Vero ritardo, invece, è quello relativo alle piste ciclabili; tuttavia, stiamo lavorando con i comuni vicini per la realizzazione della grande pista che raggiungerà Molina oltre che per le piste all'interno del Comune".
Tutti elementi – continua Cialente – che comunque non inficiano su una vivibilità ambientale del capoluogo, per la quale stiamo lavorando, quotidianamente, in termini di progettualità e soluzioni. "E' chiaro che dobbiamo migliorare ancora tantissimi aspetti esasperati dal terremoto. Il nostro impegno, va comunque nella direzione di una soluzione definitiva, smart, ai problemi della viabilità e della mobilità pubblica, ed alla realizzazione della pedonalizzazione totale, una volta rivitalizzato il centro storico, come votato dal consiglio comunale con l'approvazione del piano della mobilità. L'Aquila – conclude il Sindaco - si sta avviando a diventare una città smart, non dobbiamo dimenticarlo; con la realizzazione della smart greed, sta per iniziare un percorso di razionalizzazione dei consumi elettrici. La stessa ricostruzione delle case è fatta seguendo la legge del risparmio energetico e l'utilizzo delle fonti di energia alternative: aspetti peraltro inseriti nel nuovo regolamento edilizio. Tutti segnali che ci inducono a considerare L'Aquila degna di questo sesto posto e che ci devono spronare, nei prossimi anni, a raggiungere il primo posto. Ce la possiamo fare! Un ringraziamento particolare, infine, va al settore ambiente, guidato dalla dirigente Paola Giuliani, per l'accurato lavoro di redazione del questionario di Legambiente che ha portato alla stesura di questo prezioso rapporto”.