Venerdì, 19 Dicembre 2014 15:36

L'Aquila, l'Orchestra di Piazza Vittorio suona "Il flauto magico" di Mozart

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La fortunata tournée del Il Flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio che sta girando tutta l’Italia - iniziata il 22 settembre per la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico presso il Cortile d'onore del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - giunge all'Aquila.

Grazie alla Società Aquilana dei Concerti "B. Barattelli" torna nel capoluogo abruzzese una delle orchestre più caratteristiche d’Italia, l’Orchestra di Piazza Vittorio, formata da musicisti provenienti da ogni parte del mondo, nata in seno all'associazione Apollo 11, ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente.

In scena dunque all’Auditorium "Gen. S Florio" della Scuola Guardia di Finanza a Coppito, domenica 21 dicembre con inizio alle ore 18, una versione molto speciale del celebre capolavoro mozartiano.

L’idea è nata nel 2007 da una proposta di Daniele Abbado per la Notte Bianca di Reggio Emilia: "Il progetto ci sembrava folle - dichiara Mario Tronco - poi abbiamo deciso di svilupparlo come se l'opera di Mozart fosse una favola musicale tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si sono trasformati, e anche la musica si è allontanata dall’originale".

I ruoli - continua il direttore dell'Orchestra - sono stati affidati ai musicisti in base ad una somiglianza di carattere o per affinità con certe esperienze vissute. Volevamo raccontare un Flauto contemporaneo, che si svolge in una società multirazziale di questi tempi, ed evitare qualsiasi fraintendimento. Il Flauto di Mozart è ambientato in un Egitto fantastico. Il nostro invece si trova in un luogo immaginario, senza riferimenti alla geografia reale. Non si tratta dell'esecuzione integrale dell’opera di Mozart. Le melodie sono riconoscibili ma alcune sono solo tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani originali dell’Orchestra".

"Il nostro lavoro - conclude Tronco - con la partitura è necessariamente diverso da quello di un’orchestra normale. Dal folk, al reggae alla classica al pop e al jazz, la nostra musica è piena di riferimenti alle altre culture. Ogni musicista porta nell'Opera la sua cultura, la sua lingua: arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof, italiano. L’Orchestra è sul palco non nella buca, come nelle opere, e i musicisti diventano personaggi semplicemente indossando in scena il loro costume e guadagnando il proscenio".

L'Orchestra di Piazza Vittorio è un'orchestra multietnica nata nel 2002. Un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione multiculturale Esquilino di Roma. L’Orchestra rappresenta una realtà unica: è la prima e sola orchestra nata con l'autotassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo e promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per artisti stranieri che vivono a Roma talvolta in condizioni di emarginazione culturale e sociale.

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