Mercoledì, 21 Gennaio 2015 17:02

Accademia Belle Arti, inaugurazione dell'anno accademico con Achille Bonito Oliva

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Inaugurazione dell'anno accademico per l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, alla presenza del noto critico d'arte e teorico del movimento artistico Transavanguardia Achille Bonito Oliva che ha tenuto, al termine degli interventi, una lezione dal titolo "L'Arte? L'Arte!". In realtà, quello di Bonito Oliva a L’Aquila è più un ritorno che un arrivo, avendo lavorato come insegnante e vicedirettore dell'istituto.

"L’arte - ha spiegato a NewsTown - può avere un ruolo di ricostruzione, può rispondere cioè alla distruzione con la creazione. E’ in grado di sviluppare un principio di responsabilità individuale, sia nell'artista che la realizza, sia nel pubblico che la consuma e la riflette; quindi, credo che l’arte sia una materia prima importante per una città come questa che ha una base culturale ed una storia alle spalle, nonché una memoria su cui il contemporaneo può svilupparsi".

Ad aprire la cerimonia di inaugurazione è stato il presidente Roberto Marotta che ha sottolineato come questo, per l'Accademia, sia il 45esimo anno di attività. "Sono solo venti le Accademie in Italia, - ha sottolineato - la nostra è l'unica in Abruzzo e si distingue per una forte propensione all'internazionalizzazione. Certo, il numero di 375 iscritti del corrente anno, in linea con quelli dell'anno precedente, è ben lontano da quello pre-terremoto, al quale dobbiamo tornare con l’impegno di tutti: comunicando cioè la qualità delle iniziative e dei corsi formativi”.

La storia dell’Accademia - che verrà ripercorsa in una mostra allestita presso il Muspac - è lunga e segnata da nomi di grandi artisti. Fu istituita nel 1970 e può vantare, negli anni, una rosa di insegnanti tra cui, oltre a Bonito Oliva, Carmelo Bene, Sylvano Bussotti, Mario Ceroli, Enrico Castellani, Gino Marotta, Guido Strazza e Fabio Mauri. "Negli anni Settanta l'accademia era partita con grande enfasi, - ha raccontato Marotta a NewsTown - poi, negli ultimi anni, aveva perduto un po' di smalto, anche a causa di tensioni interne che hanno creato solo conflittualità. Ora, però, anche grazie all’intervento della commissaria incaricata dal Ministero, la professoressa Giovanna Cassese, si è ridato ordine sia alla parte amministrativa che alla parte docente. Adesso gli studenti possono avere una garanzia dal punto di vista della qualifica professionale nell’insegnamento e quindi una certezza per il loro futuro".

Per quanto riguarda le novità di quest’anno: "Siamo una delle cinque accademie italiane che dispongono del corso di restauro, - ha spiegato Marotta - i giovani che frequentano questo corso usciranno con una qualifica professionale che potrà essere molto utile qui a L'Aquila. Da marzo, inoltre, grazie ad una convenzione che stiamo sottoscrivendo con la Direzione Regionale dei Beni Culturali, avremo l'opportunità di poter operare concretamente nelle fasi di restauro sulle opere d’arte, cosa che negli anni post-terremoto era molto difficile. I ragazzi avranno a disposizione delle opere su cui cimentarsi".

L’intenzione, trapelata anche dalle parole del direttore, Marco Brandizzi, è quella di riscoprire la sperimentazione con la quale l’Accademia aveva fatto irruzione sulla scena nazionale negli anni Settanta. Ovviamente, con esigenze diverse. In quest'ottica, l'Accademia ha disposto un laboratorio 3D dotato di laser scanner che consente di realizzare prototipi molto accurati. Un progetto di altissima tecnologia che, fanno sapere, vuole essere pilota a livello nazionale. Senza dimenticare, naturalmente, il contributo alla città che, anche fisicamente, si avrà con la messa a disposizione della cittadinanza del teatro dove si è svolta la cerimonia, in via Da Vinci, una volta ottenuta la piena agibilità.

Tre le istituzioni presente anche il sindaco Massimo Cialente che ha ribadito il ruolo che le diverse realtà formative possono avere per il futuro della città: a partire dall’Università, passando per il Gssi, il conservatorio ed il Centro sperimentale di Cinema. "Si può creare un fantastico clima di intrecci culturali - ha detto il primo cittadino - che potrebbe fare della nostra città, una delle più dolci da vivere”.

Certo, nel frattempo, L’Aquila ed i suoi studenti vivono quotidiani disagi. L’auspicio è che, oltre al bando appena uscito per gli affitti a canone concordato su cui il sindaco ha portato l’attenzione, si attuino anche altre misure volte a rendere finalmente L'Aquila una città a misura di studente. Non dimentichiamoci che, prima ancora dei numeri, prima ancora del beneficio culturale e prima ancora delle strette di mano tra le istutizioni culturali, eventi di questo tipo significano l'inizio di un percorso che porterà dei giovani ad investire il loro futuro nella nostra città

In questo senso, Achille Bonito Oliva ha le idee chiare: "L'Aquila vive oggi nella condizione ideale per poter essere il teatro di una ricostruzione in cui l'arte contemporanea può avere una grande funzione. Nello stesso tempo bisogna riparlare di economia, di riqualificazione dell’architettura. Quindi, non solo restaurare per feticismo perché sennò L’Aquila diventa una sorta di museo all’aperto, imprigionato nel mito del passato. Bisogna, invece, ritrovare il valore della progettualità, cioè la rifondazione di un'idea del tempo: ci vuole un'identità e una soggettività temprata moralmente".

 

Ultima modifica il Venerdì, 23 Gennaio 2015 00:00

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