Si riunirà oggi il Consiglio superiore di sanità per discutere a 360 gradi di regole sull'utilizzo della sigaretta elettronica.
Sembra molto alta la probabilità che l'Italia scelga di seguire il modello francese, secondo cui fumare le sigarette elettroniche è pur sempre fumare e la ovvia conseguenza è che non sia possibile farlo nei luoghi pubblici.
In Francia oltre a questa restrizione si è anche scelto di proibirne la vendita ai minori (divieto già presente anche in Italia), alle donne incinte e ne è stata vietata la pubblicità (o almeno verrà fortemente limitata).
A deciderlo è stato il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, che ha preso questa decisione dopo lo studio di Bertrand Dautzenberg, professore di Pneumologia dell'Università Pierre et Marie Curie di Parigi.
Secondo il luminare, anche se la sigaretta elettronica può aiutare nello smettere di fumare, non è comunque totalmente priva da rischi ed è quindi indispensabile un sistema controllato di vendita, in quanto la commercializzazione totalmente libera potrebbe favorire eccessivamente il suo utilizzo.
Gli esperti hanno anche consigliato al Governo francese di ridurre a 18 mg/ml dai 20 attuali, la concentrazione massima di nicotina nella cartuccia di liquido utilizzata per caricare la sigaretta elettronica .