Esistono ancora oggi i luoghi raccontati da Ignazio Silone nelle sue opere? Qual è la vera Contrada Serpari di Fontamara? La croce ai cui piedi si ferma il protagonista del Segreto di Luca dove si trova?
Per rispondere a queste e a tante altre curiosità sulle ambientazioni siloniane, è nato il progetto “Sentiero Silone”, presentato ufficialmente questa mattina a Palazzo dell’Emiciclo. L’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio regionale, è nata da un’idea del giornalista e documentarista Stefano Ardito, uno dei massimi esperti di escursionismo alpino in Italia. E ha visto la partecipazione del Centro Studi Silone, del Comune di Pescina, del Cai di Avezzano e Pescina, dell’Università dell’Aquila, della Deputazione di Storia Patria, del Parco regionale Sirente-Velino e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
E’ stata fissata anche un’inaugurazione, prevista per il 22 agosto, 37esimo anniversario della morte di Ignazio Silone, ma si tratterà solo di un primo passo, perché il lavoro proseguirà anche in futuro. “Non è stato un lavoro semplice – ha sottolineato Roberto Ranalli, presidente del Cai di Pescina – perché le opere siloniane sono infarcite di citazioni di luoghi. Molti li abbiamo individuati, ma chiediamo l’aiuto di tutti perché ci aiutino a segnarne di nuovi. Per questo abbiamo aperto una pagina Facebook, su cui chiunque può postare le proprie segnalazioni”.
Il sentiero sarà tracciato nei prossimi mesi dal Cai, garantendo sia l’aderenza storica e letteraria del percorso, sia la percorribilità dei sentieri curati dallo stesso Cai. “I sentieri della storia in Abruzzo – ha aggiunto Ardito – sono tanti, sia in montagna che sulla costa. Ci sono i tratturi, i percorsi di Celestino V, che possono essere anche molto utili per accedere a luoghi spesso sconosciuti. Il punto è che nel tracciare questi sentieri servono amore e intelligenza nella loro ideazione, e successivamente costante manutenzione. Cosa che spesso, anche in Abruzzo, manca”.
Alla presentazione di oggi erano presenti Stefano Iulianella, presidente del Centro Studi, Liliana Biondi, docente dell’Università dell’Aquila, Walter Capezzali, presidente della Deputazione di Storia Patria, Giovanni Olivieri, presidente del Cai di Avezzano. Sono intervenuti anche l’attore teatrale Edoardo Siravo, che ha letto alcuni brani tratti dalle opere di Silone, e il giornalista de Il Messaggero Angelo De Nicola, che ha coordinato i lavori.
“Questo sentiero – ha puntualizzato il Consigliere regionale Maurizio Di Nicola – fa il paio con il Premio Silone, che la Regione organizza da tanti anni. Quest’anno siamo un po’ in ritardo con i preparativi, ma si tratta di un ritardo legato a un motivo positivo: nel senso che ci sono troppi Consiglieri che vorrebbero collaborare all’iniziativa, segno dell’importanza e della centralità della figura di Ignazio Silone nella cultura abruzzese”.