Al comma 1 dopo la parola "testimoni", aggiungere le seguenti: "a patto che abbiano la stessa residenza e convivano ininterrottamente da almeno 3 anni".
"Con questo emendamento, che è solo uno dei tanti che a vario titolo vengono integrati al DDL Cirinnà, si avvera la nostra peggiore previsione: la scorporazione della proposta di legge sulle unioni civili affinché venga prodotto un istituto lontanissimo dal matrimonio e Enza Blundo si sta rendendo complice di questo gioco mandato avanti da una certa frangia conservatrice degli eletti in Parlamento, da sempre ostili all'uguaglianza delle persone omosessuali e lo sta facendo assieme a Serenella Fuksia (M5S), altra firmataria".
A denunciarlo è l'Arcigay dell'Aquila. "C'è anche da dire che molti di questi emendamenti (ne sono stati proposti più di 4000), difficilmente supereranno la valutazione di ammissibilità, ma così si rallentano i lavori e l'Italia non può aspettare oltre".
Dunque, l'affondo: "La Senatrice aquilana, spieghi i motivi che l'hanno spinta a voler richiedere una tale modifica al testo base: lo deve non solo alla nostra città, ma anche al Paese. Esigiamo che dopo il ritiro dell'emendamento, la stessa prenda chiare posizioni pubbliche su questo nuovo istituto e che faccia di tutto perché alla votazione finale arrivi il disegno di legge così come era stato proposto dalla Senatrice Monica Cirinnà (semmai rafforzato)".