Sono state due psicologhe, consulenti ed educatrici sessuali che vivono e lavorano all'Aquila a vincere il contest nazionale, lanciato dall'Associazione italiana per l'educazione demografica (Aied) di Roma, dal nome Diversieinsieme. Il concorso di idee si basava sulla presentazione di progetti sul territorio a favore della diversità di genere in ambito giovanile.
Le giovani vincitrici, Nicolina Capuano e Veronica Valerio, rispettivamente originarie di Cassino (Frosinone) e Miranda (Isernia) ma da anni all'Aquila per studio e lavoro, hanno vinto un premio di 10mila euro, di cui 7mila nel progetto dal titolo Ricostruire sui generis: "Così come una città in rovina, tra cumuli di macerie, inerme davanti alla perdita della propria identità - si legge testualmente nel progetto - le nuove generazioni assumono le sembianze di palazzi senza fondamenta in lotta tra rivestire ruoli definiti e l'assenza degli stessi".
Il contest, riservato ai giovani tra i 18 e i 35 anni, ha visto prevalere le due su altre cinque proposte presentate. Come riporta il portale Tiscali notizie - che ha seguito la premiazione in diretta streaming - le ragazze sono scoppiate a piangere quando il presidente dell'Aied romana, Luigi Laratta, ha proclamato Ricostruire sui generis progetto vincitore.
Della proposta vi avevamo già parlato nell'aprile scorso. Il target al quale è rivolto Ricostruire sui generis comprende la fascia d'età tra i 14 e i 19 anni. Ai partecipanti, dopo un'apposita formazione teorica relativa agli aspetti dell'identità di genere, verrà chiesto di prendere parte a una serie di attività esperienziali: focus group, role playing, peer education, brain storming, per poi giungere alla parte creativa vera e propria che riguarda la realizzazione di una piattaforma web, sulla quale verranno divulgati i corti, le foto e le interviste fatte dai ragazzi.
"L'Aquila non è cambiata, si è trasformata - hanno dichiarato Veronica e Nicolina nel corso della cerimonia di premiazione - vogliamo partire dalla ricostruzione delle identità delle persone, che è la cosa più importante. Questo è un regalo che ci permette di costruire un sogno. Abbiamo scelto di studiare all'Aquila e qui vogliamo portare qualcosa di nuovo".
E allora complimenti per la vittoria e in bocca al lupo per la realizzazione del progetto. (m. fo.)