Venerdì, 17 Aprile 2015 18:21

"Ricostruire sui generis", progetto sulle identità sessuali di due psicologhe all'Aquila

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Due psicologhe, consulenti ed educatrici sessuali che operano all'Aquila, Nicolina Capuano e Veronica Valerio, decidono di spendere le loro energie partecipando ad un contest di idee, promosso dall'Associazione italiana per l'educazione demografica (Aied) di Roma. L'iniziativa, dal nome Diversieinsieme, ha lo scopo di dare valore alla diversità di genere e di combattere la stereotipizzazione delle identità sessuali.

"In un momento in cui la voce dei giovani è continuamente frammentata da chi non ci permette di realizzare i nostri sogni - affermano le due psicologhe - abbiamo deciso di attribuire al termine contest proprio il significato di "sogno", decidendo di partecipare a questa gara di idee, e quindi abbiamo deciso di iniziare a sognare.

Il nome del progetto è Ricostruire sui generis, è stato studiato e strutturato per meglio comprendere le differenze di genere, quelle differenze che da sempre caratterizzano l'uomo e la donna negli aspetti più salienti della loro vita. Le due credono fortemente che gli stereotipi legati all'identità di genere siano il frutto di un'errata educazione sociale, culturale e soprattutto emotiva, la quale conduce ad un decadimento delle menti e dell'espressione di ogni persona nella sua unicità.

"Così come una città in rovina, tra cumuli di macerie, inerme davanti alla perdita della propria identità - si legge testualmente nel progetto - le nuove generazioni assumono le sembianze di palazzi senza fondamenta in lotta tra rivestire ruoli definiti e l'assenza degli stessi".

Tale idea oltre a prefiggersi come obiettivo quello di combattere la discriminazione, intende mettere in luce tramite l'arte e la creatività, le peculiari differenze all'interno di ogni singolo individuo.

Il target al quale è rivolto Ricostruire sui generis comprende la fascia d'età tra i 14 e i 19 anni. Ai partecipanti, dopo un'apposita formazione teorica relativa agli aspetti dell'identità di genere, verrà chiesto di prendere parte a una serie di attività esperienziali: focus group, role playing, peer education, brain storming, per poi giungere alla parte creativa vera e propria che riguarda la realizzazione di una piattaforma online, sulla quale verranno divulgati i corti, le foto e le interviste fatte dai ragazzi.

"Questo progetto - sottolineano Capuano e Valerio - guarda con occhio attento qualcosa che è già insito nelle persone, da potenziare, addomesticare e da far uscire fuori come la forza della vita che viene alla luce, la passione di due giovani innamorati, la violenza di un terremoto, il desiderio di rinascita e di riavere un posto nel mondo".

E' possibile votare e contribuire affinché il progetto Ricostruire sui generis vinca il contest attraverso un voto online sul sito web dell'Aied di Roma.

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