Sono state tre leggende viventi della musica hard'n'heavy - Blaze Bayley, Graham Oliver e Steve Dawson - a chiudere la sedicesima edizione del festival Blues sotto le stelle, svoltasi dal 3 al 5 agosto presso la piscina comunale "O. Valla", a L'Aquila.
Anche quest'anno la rassegna, ideata e diretta da Claudio Mastracci, ha confermato una caratura e un respiro sempre più internazionali con un cartellone di prim'ordine, in cui a spiccare è stato sicuramente il nome di Max Weinberg (lo storico batterista di Bruce Springsteen e della E-Street Band) ma dove hanno trovato spazio anche altri nomi importanti. Quello di Corey Harris, ad esempio, uno dei più importanti bluesmen in circolazione, protagonista, tra le altre cose, del film di Martin Scorsese Feel like going home, che racconta le origini e la storia del blues ripercorrendone le varie fasi evolutive sulla rotta che, dalle coste occidentali dell'Africa, porta fino al Sud degli Stati Uniti.
Accanto ai grandi nomi stranieri, sul palco del festival si sono esibiti anche il decano del blues italiano Paolo Bonfanti, in un originale esperimento chitarra+fisarmonica (suonata da Roberto Bongianino), e il trio altoatesino Bayou Side, con la loro miscela acustica di blues del delta, country e folk.
L'ultima serata, come detto, ha visto protagonisti assoluti Blaze Bayley, già vocalist degli Iron Maiden (dove sostituì, per qualche anno, Bruce Dickinson), e la band di Graham Oliver e Steve Dawson, ex membri dei Saxon, una delle prime formazioni dell'heavy metal britannico.
Qui sotto, la fotogallery dell'ultima serata (a cura di Luca Bucci)