Abroad but inside, ovvero "fuori, ma dentro". E' il nome dato alla festa internazionale organizzata per domani 28 novembre all'Asilo Occupato, spazio sociale sorto nel 2011 in viale Duca degli Abruzzi, nel centro storico dell'Aquila.
Quello di domani non è il primo international party organizzato nello spazio, che già nel 2013 era stata organizzata una festa per accogliere i nuovi studenti universitari arrivati da tutta Europa all'Aquila attraverso il programma Erasmus [leggi l'articolo].
Stavolta, il collettivo dell'Asilo Occupato, insieme alle associazioni Aquilasmus e ArtQuake hanno voluto dare vita a un party "allargato" non solo a studentesse e studenti stranieri presenti in città per l'Erasmus, ma anche ai rifugiati e ai migranti: "Questa idea - spiegano gli organizzatori - è stata elaborata anche in risposta alle numerose polemiche che sono nate, soprattutto negli ultimi tempi, riguardo all'immigrazione e al concetto di straniero o casa nostra". Sono state per questo chiamate a raccolta anche alcune delle associazioni che si occupano di accoglienza dei migranti.
Tutti insieme, dunque, per un melting pot cui L'Aquila si sta, fortunatamente, abituando ogni giorno di più: "Noi crediamo che i rapporti umani debbano elevarsi da meri dettagli anagrafici: l'amore, l'arte e l'anima non hanno bandiera, né confini, l'Asilo è un contenitore ed è nostro dovere e piacere comunicare a tutti i nuovi membri della comunità aquilana che da noi troveranno sempre un luogo dove poter esprimere se stessi in rispetto e libertà". (m. fo.)