Mercoledì scorso si è tenuta la "International Dinner", grande cena a buffet caratterizzata dalla presenza di pietanze tipiche di diverse cucine straniere curata dall'associazione Aquilasmus, ente che si occupa dell'accoglienza degli studenti del progetto internazionale Erasmus a L'Aquila. L'evento si è svolto all'Asilo Occupato in viale Duca degli Abruzzi, a due passi dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Univaq.
La serata, all'insegna dello scambio interculturale, ha riscosso grandissimo successo. I quaranta studenti stranieri (provenienti da tutto il mondo), che per questo Anno Accademico hanno scelto L'Aquila come meta del soggiorno Erasmus, hanno partecipato in massa all'evento. Ogni ragazzo ha contribuito all'allestimento del buffet con un piatto tipico del proprio Paese d'origine. Paella, sushi, dolci turchi e pietanze tipiche indiane hanno inebriato le stanze dell'Asilo Occupato con i propri odori e colori, deliziando o sorprendendo i palati dei partecipanti. Le vere specialità del grande "boutillon" culinario, tuttavia, hanno rappresentato 'la scusa' per una serata all'insegna della condivisione e dell'entusiasmo di scoprire e conoscere il diverso.
"Volevamo passare una serata insieme a tutti i ragazzi dell'Erasmus, per conoscerli meglio e presentarli l'un l'altro - ha scritto in una nota a StudenTown Marco Pasqua dell'Aquilasmus - i ragazzi sono arrivati a L'Aquila solo il mese scorso, iniziative come questa contribuiscono a farli sentire più a proprio agio in una città che ancora non conoscono".
E' stata la prima serata Erasmus all'Asilo Occupato, che ha aperto con gioia le proprie porte all'associazione Aquilasmus e agli ospiti da tutto il mondo. La sinergia fra i promotori dell'iniziativa e i ragazzi dello spazio sociale è stata formidabile.
"Abbiamo scelto l'Asilo Occupato proprio per gli ampi spazi accoglienti di cui dispone, è il luogo ideale in cui poter passare una serata in compagnia - ha dichiarato ai nostri microfoni Marco Colacito, socio Aquilasmus e ideatore dell'evento - I ragazzi dell'Asilo sono stati disponibilissimi, accogliendo ogni nostra richiesta. Ci hanno lasciato piena libertà nell'organizzazione di questo evento e si sono confermati già disponibili per ospitare iniziative future. Mi sento in dovere di ringraziarli di cuore".
Questi eventi possono rappresentare l'esempio di come L'Aquila, senza troppa fatica, possa aprirsi alla popolazione studentesca, internazionale o italiana che sia, rendendosi palcoscenico di aggregazione sociale e crescita culturale.
I ragazzi del progetto Erasmus si sono divertiti e attendono già la prossima serata. Hanno iniziato a conoscere i luoghi della città, dove vivranno per i prossimi mesi, in allegria e compagnia di tanti altri studenti che stanno vivendo la loro stessa esperienza.
"Spesso i ragazzi non trovano le parole per esprimere i propri pensieri ed emozioni, non potendo comunicare nella propria lingua natale - ci ha confidato Renato Capoccia, dell'Aquilasmus - ma uno sguardo, un sorriso o una pancia appagata fanno parte di un linguaggio internazionale".