"Con il bilancio approvato nei giorni scorsi, per la prima volta, si ristabilisce la verità nei conti. Le finzioni del passato, infatti, hanno solo rinviato al futuro le non decisioni ed i buchi di bilancio".
Parole di Camillo D'Alessandro, già sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, consigliere con delega ai Trasporti.
D'Alessandro, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Pescara, in Regione, ed alla quale ha preso parte anche il consigliere regionale Sandro Mariani, ha inteso ribadire che la maggioranza di centrosinistra ha ereditato dal governo Chiodi "rendiconti non accertati" e debiti per 529 milioni di euro. "Debiti che non sono neanche stati accertati".
Non a caso, ha sottolineato il consigliere democrat, "l'ultimo bilancio di Chiodi si può definire tecnicamente 'falso' proprio perché mancano i rendiconti. Circostanza che ha indotto la Corte dei Conti, fin dal giudizio di parifica, ad evidenziare ritardi ed omissioni ed a censurare la Regione Abruzzo per le inadempienze. Lacune - ha continuato D'Alessandro - cui stiamo mettendo riparo accingendoci a concludere tutti i rendiconti".
Rispetto al debito pregresso, D'Alessandro ha reso noto che 100 milioni di euro saranno coperti attraverso l'accensione del mutuo tanto discusso mentre i restanti 429 milioni saranno ammortizzati tra i 7 ed i 10 anni. "Le risorse che deriveranno dalle economie di bilancio andranno a beneficio di settori come il sociale, la sanità ed i trasporti che non sono coperti totalmente. Il fondo relativo a quest'ultimo comparto, ad esempio, solo nel biennio 2012-2013, ha subito perdite per circa 8 milioni di euro. Il centro destra - ha concluso D'Alessandro - si vanta di aver abbassato le tasse durante le sua gestione. In realtà, ha solo operato sulle addizionali regionali che incidono di 10 euro al mese per le aziende, e come un pacchetto di sigarette per la spesa e le famiglie".
La conferenza stampa di Camillo D'Alessandro era stata, in qualche modo, anticipata dall'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, che aveva inteso rispondere - con una nota - all'affondo dei consiglieri di centrodestra che hanno parlato di bilancio "senza sviluppo, investimenti, detassazione e coraggio".
"Non si è ancora utilizzato l'ammortamento a 10 anni - ha spiegato l'assessore - per tre motivi prudenziali:
- il disavanzo è presunto perché manca ancora il riaccertamento dei residui 2014. E' appena il caso di ricordare che in 66 mesi di governo Forza Italia non ha completato neanche un (uno solo!) riaccertamento consegnandoci un bilancio presunto e mai certo;
- la riautorizzazione del mutuo da 100 milioni da noi proposto nonostante le precedenti strumentalizzazioni di Forza Italia su quella riautorizzazione (incredibile che oggi la utilizzino come nulla fosse), ha consentito la riduzione del disavanzo da ammortizzare da 529 a 429 mln. Tuttavia, se non dovesse passare l'esame di eventuale impugnativa il disavanzo presunto da ammortizzare tornerebbe a 529 mln;
- la consistenza delle entrate. Solo una volta portato a termine nelle prossime settimane questo lavoro di accertamento, potremo approvare un nuovo piano di ammortamento che allunghi il periodo di rientro a 10 anni.
"Su questo tema - ha concluso Paolucci - gli esponenti di Forza Italia dovrebbero avere la prudenza e la decenza di non fare dichiarazioni che sono solo fonte di pura propaganda e disinformazione".