"Il Governo ha deciso di non procedere all'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale della legge, approvata lo scorso dicembre dal Consiglio regionale, che autorizzava la Giunta a contrarre un mutuo da 100 milioni di euro per la riduzione del disavanzo, riconoscendo la piena correttezza delle scelte della Regione e accogliendo deduzioni e spiegazioni ulteriormente rappresentate dal Presidente D'Alfonso a Palazzo Chigi".
Lo sottolinea l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci. "A distanza di qualche mese - spiega Paolucci - è bene puntualizzare che la norma non era stata osservata dal Consiglio dei Ministri nel merito, ma semplicemente perché era stata assunta dopo il termine del 30 novembre, a causa di un parere contrario degli uffici legislativi del Consiglio e ai continui rinvii nelle Commissioni dovuti all'ostruzionismo dell'opposizione".
Ostruzionismo che degenerò in Aula nel lancio di centinaia di facsimili di banconote da 500 euro, ricorda Paolucci, "utilizzando come al solito l'Emiciclo come un palcoscenico. Il Governo nazionale, invece, ha riconosciuto che si tratta di un provvedimento che non crea nuovo indebitamento, ma di una riautorizzazione di vecchi mutui, che ci permetterà di ridurre immediamente di 100 milioni di euro il disavanzo della Regione, che ammonta a 529 milioni. Questo ci consentirà di avere un bilancio più flessibile, con maggiori margini di manovra per operare quelle scelte necessarie a portare avanti il nostro programma nell'interesse esclusivo degli abruzzesi. A distanza di due mesi si può finalmente dire che noi avevamo ragione e l'opposizione totalmente torto, al punto di aver rischiato con quell'azione di indebitare ulteriormente i cittadini abruzzesi, oltre al taglio di milioni di euro per il sociale e i trasporti".