Lunedì, 14 Marzo 2016 18:17

Fondo d'investimento USA a L'Aquila: caccia a startup da finanziare

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Il fondo americano di venture capital Rothenberg Ventures ha scelto L'Aquila, a caccia di giovani imprese da finanziare: Tiffany Norwood, rappresentante del fondo che ha sede negli Usa, a San Francisco, ha incontrato 16 startup innovative, specializzate nell'ambito delle tecnologie avanzate e della realtà virtuale e aumentata, selezionate tra le oltre 50 che avevano fatto richiesta.

Norwood, Chief Opportunity Officer di Rothenberg Ventures, è una imprenditrice di successo e una delle menti più fertili in tema di imprese digitali e innovazione, attiva a sostegno dei giovani imprenditori, in Usa e non solo. E' stata una delle pioniere della radio digitale satellitare: ha fatto parte del team originale di WorldSpace/XM Radio ed è stata tra i primi collaboratori nella tecnologia MPEG, in seguito conosciuto come MP3 e MP4.

La realtà aumentata e virtuale è il settore privilegiato da Rothenberg Ventures, nel quale concentra le maggiori attività: il fondo si occupa di finanziamenti cosiddetti 'seed', ovvero le prime partecipazioni finanziarie necessarie agli imprenditori per lanciare le proprie attività, con investimenti medi del valore di 200 mila dollari a startup.

All'incontro, ha partecipato il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli. “Siamo alle prese con il tentativo di dare un futuro al nostro territorio, un futuro fatto di tecnologie, innovazione, modernità che possano fare da leva perché i nostri ragazzi decidano di restare qui. E stiamo lavorando per indirizzare i fondi del 4% a questo scopo, per costruire posti di lavoro in attività che abbiano un futuro”. Proprio stamane, si è tenuto un incontro a Roma con la così detta 'cabina di regia': “Abbiamo finalmente acquisito il fatto che i 100 milioni destinati allo sviluppo economico già stanziati sono stati completamente assegnati, a parte 6 milioni che verranno rimodulati a breve. Ci prepariamo al prossimo Cipe, per predisporre le proposte sui nuovi fondi, una parte dei quali saranno destinati, appunto, alle start up innovative. Opera in questo senso una linea nazionale, Smart & Start, che, all'Aquila, lavora in modo diverso: l'intervento in de minimis, fino a 200 mila euro in credito agevolato, beneficia infatti di un 20% in più a fondo perduto. Abbiamo ricevuto una quarantina di domande, con una percentuale abbastanza significativa di responsi positivi da Invitalia”.

C'è bisogno però di ulteriori strumenti: “Necessitiamo di uno strumento intermedio tra le start up e i contratti di sviluppo, che vanno dai 20 milioni in su. Sto lavorando per far entrare L'Aquila in Legge 181, che norma il rilancio delle aree di crisi industriale. Funziona così: lo Stato individua i sistemi locali del lavoro che la Regione può scegliere come aree di crisi e, lì, può operare lo strumento di investimento da 1 milione e mezzo in su”. Non basta, le imprese hanno estrema necessità di accedere più facilmente al credito. “Per questo, stiamo lavorando su altri due strumenti: uno generale, di accesso al credito appunto, soldi del 4% che diano garanzie alle banche così che possano accogliere le richieste delle piccole imprese; l'altro, è un intervento specifico di rientro in centro storico delle attività, e se ne è parlato, seppur parzialmente, sui giornali”.

Scoprire che c'è la possibilità di avere un intervento privato di sostegno alle attività, come quello offerto da Rothenberg Ventures, è una ulteriore, importante leva: “Dobbiamo dire ai giovani, e non solo ai giovani aquilani, che qui c'è un ambiente che mette nelle condizioni di lavorare sull'innovazione. Funziona, però, a patto che il territorio sia accogliente: se si vive bene, insomma, se c'è un'alta qualità della vita”.

Lolli è poi tornato sulla profonda frattura che sembra essersi aperta tra la costa adriatica e le aree interne che, proprio sui fondi del 4% e sulla capacità di attrarre investimenti privati, possono giocarsi importanti occasioni di sviluppo. “C'è un doppio errore: l'errore, illusorio, della costa adriatica che pensa le aree interne siano un peso di cui liberarsi. Scoprirà che, per quanto vuoi farla grande, Pescara, non competerà mai con Ancona o Bari. Se l'Abruzzo si riduce ad essere un pezzo di costa, non sarà altro che un pezzo di costa appeso marginalmente alle Marche. Al contrario, l'idea di una contiguità con L'Aquila, Roma e la Marsica, è la forza, vera, dell'Abruzzo. L'altro errore, è nostro: dobbiamo partecipare a questo sforzo non con la lamentela, non chiedendo di essere risarciti, ma mettendo in campo progetti di grande qualità, spiegando che vogliamo essere la guida della Regione”.

Un ragionamento da vice presidente della Giunta regionale, e non da candidato sindaco del capoluogo. “Sto facendo il vice presidente e cerco di farlo bene. Sono alle prese con tantissimi problemi che provo ad affrontare con serietà e rigore: tra i problemi, c'è la mia terra, la mia città, a cui cerco di dare l'aiuto che posso. Debbo fare questo, punto e basta. Essere tirato per la giacchetta mi delegittima, è un errore mortale”.

Spettatrice interessata dell'incontro al Polo elettronico con le start up più innovative, la rettrice dell'Università dell'Aquila, Paola Inverardi. “L'Università dell'Aquila è accanto a tutte le iniziative che tendono a valorizzare il territorio dal punto di vista imprenditoriale e tecnologico”. Come? “Con le nostre attività di spin-off interne, che sosteniamo per un tempo limitato, consapevoli che vanno coltivate molte idee imprenditoriali per sperare che qualcuna di queste possa diventare poi impresa. E ponendoci accanto a tutte le iniziative che possano richiedere contributi tecnologici e scientifici che l'Università è in grado di offrire: in questo senso, vorremmo essere parte integrante ed integrata del sistema. Le nostre competenze, insomma, sono al servizio di chi voglia investire su questo territorio”.

Promotore dell'evento a L'Aquila è stato l'imprenditore Alberto Leonardis che ha curato l'organizzazione con Digital Borgo, rete e incubatore di imprese attivo a Pescara, che si è occupato della selezione delle startup. “La priorità è rilanciare il polo tecnologico in difficoltà”, ha sottolineato a NewsTown l'imprenditore aquilano. “Si sta già facendo molto, ma credo ci sia la necessità di dare un'accellerazione, e un'accelerazione si dà facendo incrociare finanziatori ed idee imprenditoriali. Con il coinvolgimento di Tiffany Norwood, abbiamo sostanzialmente avviato un percorso che ci permetterà di poter finanziare una serie di idee imprenditoriali che vorremmo posizionare, possibilmente, qui, nel polo elettronico dell'Aquila”.

Leonardis – titolare della Giovanni Leonardis welfare - ha poi annunciato che investirà proprio sul polo elettronico: “Stiamo aprendo in Italia circa 100 unità operative per il trattamento del dolore cronico. Nell'ambito delle nostre attività, il contact center è elemento essenziale: ne apriremo uno qui, a L'Aquila, assumendo psicologi e medici che supporteranno i nostri pazienti nel corso dei trattamenti”.

Sedici le imprese selezionate da Digital Borgo, come dicevamo, che hanno avuto a disposizione 5 minuti di tempo per illustrare il loro progetto di business. Se avranno fatto 'colpo', verranno finanziate dal fondo americano Rothenberg Ventures. Lo scopriremo nei prossimi mesi.

Eccole:

  • Telektra (utilizzo di laser da terra e di droni per la realizzazione del catasto, siti d'antenna e verifica scostamenti dai dati di progetto);
  • Cyberdine (applicazione di intelligenza artificiale per risolvere problemi di progettazione industriale);
  • Gitais (analisi e riqualificazione di aree costruite);
  • ARMnet (software per dispositivi mobili );
  • AppTripper (progetta e sviluppa prodotti basati sulla realtà virtuale dedicati al settore turistico e museale);
  • Viahow (portale che consente di comparare e scegliere il miglior mezzo o la miglior combinazione fra diversi mezzi di trasporto);
  • Termotag (dispositivo che, al contatto con la pelle, trasferisce la sensazione sia di caldo che di freddo, agendo come una sorta di aria condizionata/ calorifero personalizzato);
  • Giovanni Leonardis Welfare (sviluppo di sensori per il dolore);
  • Terpsìphoné (sistema per l'intrattenimento, l'educazione e la riabilitazione psico-motoria);
  • sARface (piattaforma di social community e marketplace digitale per la virtualizzazione dei visi);
  • Mersiva (piattaforma web di visualizzazione interattiva e condivisione di contenuti 3d);
  • Olive (progetto innovativo per la raccolta robotizzata delle olive);
  • NrgSys (sviluppo e design di software innovativi, specializzati in ambito clinico e medicale);
  • Drone Group (servizi avanzati con droni per rilevamenti atmosferici, analisi ambientali e di aree a rischio e agricoltura di precisione);
  • Eadrone (progettazione e realizzazione di droni);
  • Aria Wearables (progetto innovativo nel campo dell'Internet delle cose e delle tecnologie wearable per lo sviluppo di un plantare che regola la temperatura della suola collegato a una app che ne monitora i dati).
Ultima modifica il Martedì, 15 Marzo 2016 18:18

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