Nella città dell'Aquila, e così nelle frazioni e nei borghi del cratere, il centro storico è ora un immenso cantiere. E alcuni spazi, ritrovando l'antico splendore architettonico, si stanno rianimando. È un processo lungo, complesso, difficile a cui partecipano cittadini e istituzioni, i residenti e i commercianti, l'Università e le scuole, gli Enti pubblici, il mondo della cultura e delle professioni: chiama in causa la qualità urbana, la mobilità, gli arredi, gli orari. E' un processo che avrà un impulso importante.
Ieri sera, nella splendida cornice di Palazzo Cappa-Cappelli, il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli e il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente hanno illustrato il Piano di sostegno per le attività nei centri storici dell'Aquila e degli altri comuni del cratere.
Venti milioni di euro, individuati tra le linee di intervento in cui è articolata la dotazione finanziaria del 4% dei fondi per la ricostruzione destinati alle attività produttive - parliamo di circa 220 milioni sugli anni 2016/2020, e già autorizzati dal pre Cipe - stanziati per finanziare azioni a sostegno delle attività imprenditoriali.
Il bando - con ogni probabilità verrà gestito da Regione Abruzzo e non da Invitalia - sarà pronto a breve, destinato alla ripresa dei centri storici, veri centri di aggregazione sociale delle città e dei piccoli borghi del cratere, nonché per le aree interessate da interventi di riqualificazione urbana. Lolli e Cialente hanno voluto illustrarlo, e discuterlo, con piccole imprese, professionisti e partite Iva.
"Siamo qui - ha spiegato Cialente - perché si parla di centro storico e, dunque, è il caso di tornare ad 'occupare' i luoghi che la ricostruzione ci sta restituendo, come palazzo Cappa-Cappelli. E siamo qui, perché su questo cortile sono tornate ad affacciarsi due attività: una galleria d'arte e una enoteca, aperta da giovani che non sono neppure originari dell'Aquila: segno che ci sono ragazzi che hanno deciso di investire e puntare sulla nostra città". Qui, alle 19, "per parlare a chi ha lavorato fino ad ora, ai commercianti, ai piccoli imprenditori, alle partite Iva", ha aggiunto il primo cittadino.
"Siamo convinti che, tra qualche anno, il centro storico dell'Aquila tornerà più bello di prima. Ma ci siamo chiesti: come riportare le attività commerciali che, magari, si sono delocalizzate altrove? Come convincere i piccoli imprenditori ad investire? E' nata così l'intuizione di sostenere con i fondi del sisma destinati allo sviluppo economico chi deciderà di tornare tra questi bellissimi palazzi, o chi ha già deciso di tornarci, offrendo un aiuto, seppure in de minimis - e non poteva essere altrimenti, si configurerebbe un aiuto di Stato - perché le attività e l'artigianato possano animare di nuovo il centro. Che andrà pedonalizzato - ha ribadito Cialente - per dare impulso alla naturale vocazione di centro commerciale all'aperto".
Ovviamente, il bando è pensato anche per chi intenda investire in una nuova attività.
A beneficiare degli incentivi saranno imprese, professionisti e partite Iva, come detto. Potranno accedere a contributi a fondo perduto per spese di investimento e gestione, con importo minimo di spesa ammissibile di 25mila euro. Contributo che sarà in de minimis - come chiarito dal sindaco Cialente - nella misura compresa tra il 70% e il 50%, chi deciderà di avere una maggiore premialità al momento di stilare la graduatoria.
Saranno ammissibili tutti i costi connessi all'attività dichiarata, dunque le spese di investimento, comprese quelle di gestione per 6 o 12 mesi, non è stato ancora deciso; il finanziamento sarà retroattivo, dal 1° gennaio 2014, per premiare chi è già tornato ad investire in centro storico.
Non sarà un bando a sportello - chi prima arriva meglio alloggia, per dirla in parole semplici - ma a graduatoria: verranno privilegiati criteri oggettivi basati sulle caratteristiche del proponente (età, genere, tipologia di attività), sul contesto in cui l'attività si inserisce, così da garantire l'eterogeneità dell'offerta (ad esempio, non verranno finanziati bar e pub, a meno che non fossero in centro storico prima del terremoto), e verranno favoriti, altresì, coloro che decideranno di tornare in centro storico abbandonando manufatti in deroga, si pensi a viale della Croce Rossa.
"Al fine di assicurare che le iniziative ricadenti nel centro storico dell'Aquila, così come nei piccoli comuni, nelle frazioni e nelle aree ancora indietro nella ricostruzione possano partecipare al bando - ha spiegato Giovanni Lolli - con il procedere della ricostruzione verrà attuato l'intervento, con finestre di accesso che saranno dimensionate e adattate secondo le esigenze che verranno riscontrate".
La prima finestra stanzierà 5 dei 20 milioni destinati all'intervento. "Sarà un modo per verificare le procedure, per capire se stiamo cogliendo nel segno", ha sottolineato Antonio Mancini, della segreteria di Lolli. Il vice presidente della Giunta ha tenuto a chiarire i meccanismi pensati per contenere i fitti. "Per evitare che, innanzi ai contributi riconosciuti, i proprietari dei locali possano pensare di alzare ancora il prezzo degli affitti, saranno riconosciute le iniziative che vanteranno un accordo tra locatore e locatario teso a moderare il costo dei fitti, anche grazie alla sperimentazione della cedolare secca sugli strumentali proposta in sperimentazione in 11 comuni italiani, tra cui L'Aquila".
Anche il Comune dell'Aquila, l'impegno assunto da Cialente, "attiverà tutte le leve impositive per sostenere la locazione".