Con provvedimento approvato nella seduta di questo pomeriggio, la Giunta regionale, presieduta da Luciano D'Alfonso, ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2017-2019 (DEFR) quale documento guida dell'azione regionale e di accompagnamento del bilancio annuale e pluriennale 2017-2019. Il documento sarà ora inviato al Consiglio regionale.
Come ha spiegato l'assessore Silvio Paolucci, che ha presentato il provvedimento, "con il DEFR la Regione, per il secondo anno ,si dota di uno strumento di programmazione nuovo, che sostituisce il precedente Documento di Programmazione Economica e Finanziaria e che la nuova normativa in materia ha reso obbligatorio per le Regioni a partire dal bilancio 2016". Il Documento si compone di una prima parte di carattere generale nella quale vengono descritti gli scenari economico-finanziari internazionali, nazionali e regionali ed informazioni riguardanti la nuova struttura amministrativa, il personale, le risorse finanziarie. Una seconda, invece, in cui partendo dal quadro delineato, vengono esplicitate in un'ottica pluriennale le politiche da adottare.
"Rispetto al Defr 2016-2018, nel documento approvato oggi sono intervenute alcune novità che rendono maggiormente concreta la programmazione regionale e principalmente", ha aggiunto Paolucci. "L'approvazione del Patto per lo sviluppo per l'Abruzzo (Masterplan) con la firma del Presidente della Regione D'Alfonso e del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi il 17 maggio 2016 all'Aquila, cui si è aggiunto l'addendum siglato con le parti sociali il 9 luglio a Civitella del Tronto; l'uscita dal Commissariamento della Sanità regionale, approvata dal Consiglio dei Ministri riunito in data 15 settembre 2016, contestualmente al Piano di Riqualificazione sanitaria 2016-2018. Queste due novità, insieme con il nuovo PSR e la programmazione europea e nazionale 2014-2020, con il nuovo Piano sociale che va nell'ottica di una integrazione socio-sanitaria, costituiscono la premessa di una nuova stagione di rilancio dell'Abruzzo nella direzione di quella strategia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva che l'Unione Europea ci indica e che è alla base del nostro Programma di mandato".