Martedì, 20 Dicembre 2016 13:55

Lavoratrice licenziata, Carrefour L'Aquila risponde e attacca la Cgil

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La scorsa settimana il sindacato confederale Cgil aveva denunciato per mezzo stampa il licenziamento di una sua iscritta dal supermercato Carrefour dell'Aquila. La notizia aveva creato scalpore, tanto da suscitare le reazioni della senatrice Enza Blundo (M5S) e del consigliere regionale d'Abruzzo Pierpaolo Pietrucci (Pd).

Inviando una lettera in redazione, Carrefour L'Aquila (i due direttori dei punti vendita e maggioranza dei dipendenti) prende invece nettamente le distanze dalla Cgil, parlando in modo chiaro di sindacato non rappresentativo della forza lavoro dell'azienda.

"Se siamo il primo o il secondo Carrefour d'Italia vuol dire che tutti hanno operato nel migliore dei modi, come gruppo coeso e vincente - si legge nella nota - E questo primato, che ci rende orgogliosi, vogliamo continuare ad averlo e difenderlo contro ogni strumentale attacco".

La nota completa 

Adesso parliamo noi. Siamo stanchi di dover ribadire a distanza di due anni che: la presa di posizione della Cgil dell'Aquila espressa a mezzo stampa, seppur lecita, non rappresenta la realtà dei fatti.

Essa, al massimo, rappresenta il quadro espresso dai 4 iscritti su 70 lavoratori nel punto vendita di Via Panella e dai 2 iscritti su 30 lavoratori del punto vendita di Via Vicentini, meritevoli sicuramente di essere rappresentati, anche se ne fosse solo uno, ma che non può e non deve far pensare ad un malessere che non c’è.

Vorremmo, inoltre, chiarire che il suddetto sindacato non ha mai, in questi anni, richiesto un incontro esplicativo con il resto dei lavoratori Carrefour, ma si è limitato a tutelare solo i propri iscritti, e le loro personali esigenze.

Quanto espresso dalla Cgil non rappresenta la realtà vissuta giornalmente nei due mercati aquilani e dei loro dipendenti, che rivendicano con orgoglio l'appartenenza a Carrefour, la correttezza e il rispetto contrattuale che l'azienda, a mezzo dei suoi due cirettori, ha sempre avuto, nel corso dei quindici anni di presenza sul territorio, nei nostri confronti.

Rivendichiamo la vicinanza dell'azienda alle tante associazioni benefiche e di volontariato del territorio, i tanti investimenti fatti sulla piazza di L'Aquila, i tanti posti di lavoro creati negli ultimi anni, le donazioni fatte a favore di tutti i lavoratori aquilani dopo il sisma del 2009, e quelle fatte quest'anno a favore delle popolazioni colpite a dal sisma del centro Italia ed abbracciamo i lavoratori del Carrefour di Cascia che stanno attraversando un momento difficile.

La lavoratrice licenziata gode di tutta la nostra solidarietà e se come afferma la Cgil "le motivazioni del licenziamento sono infondate" ed "il licenziamento è illegittimo", confidiamo e speriamo in un esito positivo della vicenda e in un pronto reintegro della signora e, naturalmente, ci aspettiamo che sia premura del sindacato di informare la stampa per far dare adeguato risalto dell'esito della controversia.

La solidarietà espressa dalla signora Blundo, alla dipendente licenziata è la stessa che esprimiamo tutti noi, e sapere che c'è una senatrice della Repubblica di cosi alto profilo che si mette a disposizione dei lavoratori, attivandosi in prima persona per salvaguardare i nostri diritti, ci fa sentire particolarmente sereni e protetti.

Concordiamo pienamente con il consigliere Pietrucci, sull'affermazione che "i diritti dei lavoratori non si toccano, nessuno deve calpestarli, i lavoratori vanno difesi, i loro diritti sono sacri e sono sanciti, a cominciare da quello di svolgere attività sindacale".

Tutti noi conosciamo i nostri diritti, che fortunatamente in Carrefour ci vengono riconosciuti con la massima trasparenza, e conosciamo altrettanto bene i nostri doveri che con la massima correttezza e impegno mettiamo nel nostro lavoro quotidiano e nel nostro rapporto con i direttori e con l'azienda.

Speriamo di non averne mai bisogno, ma se un giorno dovessimo aver bisogno di sentirci tutelati e difesi, saremo noi stessi a contattare le due figure politiche sperando di avere analogo supporto e aiuto.

Ricoprire in maniera non corretta il ruolo sindacale sminuisce la funzione stessa, utilizzarla solo per interessi personali fa perdere credibilità al ruolo e al sindacato stesso, e non avvicina, anzi allontana, i lavoratori al mondo sindacale che non viene riconosciuto come interlocutore credibile (in particolare se non vi sono seri e reali motivi di malessere nel posto di lavoro).

Queste considerazioni muovono dal fatto che la realtà rappresentata e pubblicizzata non ritrae la realtà dei fatti realmente vissuti e se siamo (azienda, direttori e dipendenti) il primo o il secondo Carrefour d'Italia vuol dire che tutti hanno operato nel migliore dei modi, come gruppo coeso e vincente.

E questo primato, che ci rende orgogliosi, vogliamo continuare ad averlo e difenderlo contro ogni strumentale attacco. Nella speranza di aver fatto chiarezza e ribadendo con forza che questa presa di posizione rappresenta solo ed esclusivamente la prospettiva di cento lavoratori, auguriamo a tutti ed in particolare a tutti i nostri clienti un Buon Natale.

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