"La maggioranza a guida PD ha avuto ben sette anni per programmare un modello economico ed occupazionale per L'Aquila e nonostante tutti questi anni non è riuscita a produrre nulla. Soltanto promesse, invenzioni e prese per i fondelli".
Si legge in una nota di Luigi D'Eramo, consigliere comunale e candidato sindaco con il movimento 'Noi con Salvini'. "Con le scosse di terremoto di gennaio e la irresponsabile comunicazione da parte della Commissione Grandi Rischi, che con la complicità della Protezione civile nazionale ha gettato nel panico una città intera - ha aggiunto D'Eramo - l'economia è definitivamente crollata. Molti aquilani hanno lasciato la città per paura di altre scosse, speriamo momentaneamente, e nel nostro territorio non viene più nessuno: così commercianti, artigiani, albergatori, operatori turistici sono in ginocchio. E c'è il reale rischio che centinaia di attività saranno costrette a chiudere da qui a qualche mese".
Il PD in Comune è drammaticamente lontano dalle esigenze delle piccole e medie attività commerciali, l'affondo del 'salviniano', "preferendo alla soluzione dei problemi della collettività il rapporto 'morboso' con una parte di imprenditoria che meno rappresenta gli interessi di tutti e meglio invece tutela quelli della propria minoranza economica. La Regione di D'Alfonso, poi, pensa solo alla sua Pescara, con il vice presidente Giovanni Lolli ed il Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci che restano a guardare impassibili il declino economico dell'Aquila ed il costante scippo dei nostri uffici".
Come non bastasse, "il governo nazionale guidato da Paolo Gentiloni se ne frega del capoluogo e dopo una gestione ridicola dell'emergenza terremoto e neve cancella L'Aquila da ogni priorità nazionale. Lo stesso Governo Nazionale, non essendo intervenuto, è complice degli annunci catastrofici del binomio Commissione Grandi rischi-Protezione civile nazionale".
La città cosi è destinata a scomparire e - la proposta di D'Eramo - "l'unica soluzione è quella di richiedere al governo regionale e nazionale la sospensione di ogni tributo per quattro anni, così come proposto da Matteo Salvini, perché solo così l'economia locale potrà tornare a respirare, solo così salveremo le attività commerciali, consentendo a quest'ultime di avere a disposizione un poco di liquidità per tornare ad investire sul territorio e ricostruire un tessuto economico. A questo va aggiunta l'urgente inziativa di programmare un piano straordinario di sviluppo economico per il nostro territorio coinvolgendo professionisti ed economisti di respiro e fama nazionale e mettendo alla porta una serie di soggetti incapaci ed inconcludenti ai quali nessuno dovrà più affidare il destino delle partite Iva. Insieme a tutto ciò - aggiunte il consigliere comunale - bisogna spiegare con strumenti di comunicazione seri ed equlibrati la situazione legata alle conoscenze scientifiche sul sisma, promuovendo campagne di informazione che nessuno finora ha attivato".
Da lunedì prossimo, 'Noi con Salvini' inizierà una raccolta di firme a sostegno di queste iniziative "per tutelare L'Aquila e tutto il cratere, che formalizzeremo alla regione Abruzzo ed al Governo nazionale anche attraverso i nostri gruppi parlamentari".