Venerdì, 17 Marzo 2017 15:44

L'Aquila, i lavoratori del call center Inps: "Situazione critica ma le istituzioni tacciono"

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L'associazione Lavori@mo per L'Aquila, che rappresenta i 560 dipendenti del contact center Inps i cui posti di lavoro sono a rischio a causa del bando di gara indetto dall'ente previdenziale per il rinnovo della commessa, in una lettera indirizzata, tra gli altri, alle istituzioni locali, ai sindacati, ai parlamentari abruzzesi, al prefetto dell'Aquila Linardi e al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, denuncia la "perdurante situazione critica" e il silenzio delle istituzioni locali su quello che potrebbe diventare un "dramma sociale" gravissimo per la città.

Il testo completo della lettera

Siamo costretti a lanciare un vero e proprio allarme e stavolta ci rivolgiamo anche a Sua Eccellenza il Prefetto dell’Aquila, nel timore dei possibili gravi rischi di instabilità sociale causati dal perdurante silenzio sull’imminente bando di gara per il contact center Inps.

Un problema occupazionale nell’azienda più grande dell’Aquila, con i suoi 560 dipendenti, sarebbe un vero e proprio dramma sociale, con inevitabili conseguenze sui livelli minimi di sussistenza e di esistenza civile di centinaia di lavoratori.

Questo non è accettabile!

Anche le Istituzioni locali tacciono. Non siamo stati nemmeno in grado di sapere su qualcuno è riuscito ad interloquire con il Presidente dell'Inps Boeri o con il nuovo Direttore Generale, l’aquilana  Dott.ssa Di Michele, e quali risposte hanno fornito sulle loro intenzioni.

Stiamo semplicemente chiedendo informazioni che l'Inps è tenuta a fornire, e cioè come intende garantire la continuità occupazionale prevista chiaramente dalle norme di settore.

Queste sono le condizioni che devono essere presenti nel bando, in assenza delle quali verrebbe di fatto vanificato il contenuto della norma e si creerebbe un vero e proprio “danno erariale” in caso di ingiustificata sostituzione degli attuali addetti (vedi Tabella che abbiamo da tempo inviato all’Inps e a tutte le Istituzioni):

 - Applicazione della clausola sociale anche al personale delle aziende in subappalto.
 - Garanzia formale della continuità dei rapporti di lavoro in essere mediante la formula giuridica della Cessione del contratto individuale di lavoro all’azienda subentrante, senza interruzione.
- Previsione formale dei requisiti minimi di esperienza professionale nelle attività oggetto del Bando di gara.
- Clausole di garanzia esplicite contro i trasferimenti ingiustificati presso sedi di lavoro diverse.
- Premialità per l’occupazione di disabili oltre la quota d’obbligo.

Queste sono inoltre le condizioni per la tutela dei livelli qualitativi di un servizio pubblico nazionale di fondamentale importanza.

Chiederemo anche un incontro con i Segretari Nazionali Cgil, Cisl, Uil del settore Tlc per concordare preventivamente i contenuti sui quali chiedere a Inps un immediato incontro.

Ci auguriamo che questo documento non rappresenti una sorta di “testamento sociale” che preluda ad un esito drammatico e inaccettabile.

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