Su proposta dell’assessore al Bilancio Silvio Paolucci, la Giunta regionale ha approvato lo schema di bilancio di previsione finanziario 2018-2020 che ora sarà inviato al Consiglio regionale per la discussione e la successiva approvazione da parte dell'Assemblea regionale.
Per l'esercizio finanziario 2018, nel bilancio di competenza - contenente i debiti e i crediti ancora non pagati o riscossi e quindi anche eventuali residui attivi o passivi - si prevedono entrate e uscite pari a 6 miliardi 14 milioni 735mila 396 euro mentre il totale generale dell'entrata e della spesa del bilancio di cassa, comprensiva anche della giacenza di cassa presunta pari a 318 milioni 413mila euro, ammonta a 7 miliardi 669 milioni 927mila 690 euro.
Stamane, in conferenza stampa all'Emiciclo Paolucci ha inteso chiarire che "grazie alle politiche di risanamento finanziario messe in atto dalla Giunta D'Alfonso", si è riusciti a ridurre il disavanzo di Regione Abruzzo di circa 100 milioni, "portandolo a 680 milioni". Per disavanzo - ha spiegato l'assessore - s'intende il debito che non è coperto da mutui; stando all'indebitamento invece, "e cioé agli stock di debito coperti, appunto, con l'accesione di mutui", dal 2014 ad oggi la Giunta D'Alfonso non ne ha accesi di nuovi, come accadeva in passato, tagliandolo da 1miliardo e 261mila euro a 874mila euro". In altre parole, "l'esecutivo di centrosinistra - in tre anni e mezzo - ha prodotto un taglio di 500 milioni, e senza prelevare un centesimo in più dalle tasche dei cittadini abruzzesi".
Paolucci ha ribadito come il bilancio di previsione 2018 sia "assolutamente solido: non si arrampica come accaduto, per esempio, nel 2013 - la stoccata alla passata amministrazione regionale - col documento economico che ha prodotto, poi, la sentenza della Corte costituzionale e un ulteriore disavanzo di 61milioni; l'entrate e le uscite sono coerenti", ha aggiunto.
Inoltre, la grande novità di questo bilancio è rappresentata dalla "norma Abruzzo" che consentirà il rientro della consistenza debitoria della Regione Abruzzo nell'arco di 20 anni. "Col provvedimento introdotto dal Governo Gentiloni nel disegno di legge di Bilancio dello Stato, abbiamo beneficiato del dimezzamento della quota di ammortamento che è pari a 25 milioni di euro annui. Circostanza che ci consentirà di aumentare la spesa per investimenti". L'assessore Paolucci ha rimarcato la valenza sociale di tale norma che consentirà di evitare contrazioni nella spese correnti per i trasporti e per il sociale, per i diversamente abili e per i ricoverati lungodegenti nelle strutture sanitarie abruzzesi e per i 305 comuni abruzzesi in ragione del piano sociale d'ambito.
Entrando nel merito della manovra di bilancio per il 2018, come detto, complessivamente è pari a 6 miliardi 14 milioni 735mila 396 euro, così articolata: 2 miliardi 779 milioni 437 mila e 437 euro appostati sul bilancio del perimetro sanitario; altri 3 miliardi 235 milioni 297 mila e 959 euro, invece, sul bilancio senza perimetro sanitario. Per perimetro sanitario s'intende la spesa incomprimibile e finanziata con appositi capitoli di entrata vincolata alla spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei Lea, alla spesa sanitaria aggiuntiva per il finanziamento di livelli d'assistenza sanitaria superiori ai Lea e le spese per investimenti in ambito sanitario.
Escluso il perimetro sanitario, e sottratte le partite di giro (1 miliardo e 750 mila euro), le anticipazioni di cassa (100 milioni di euro), gli accantonamenti di esercizio (poco meno di 163 milioni di euro) e il disavanzo degli anni precedenti (poco più di 26 milioni), la spesa regionale effettiva si attesta a 1 miliardo e 196 mila euro finalizzati al pagamento delle spese di funzionamento e delle politiche regionali. Di queste, poco meno di 259milioni sono appostati in capitoli di spesa obbligatori; i restanti 783milioni e 622mila, invece, su capitoli vincolati.
La spesa obbligatoria è così finalizzata: 78milioni e 566mila per il personale, 5milioni e 327 per imposte e tasse, 22milioni e 967mila per l'acquisto di beni e servizi, 4milioni e 596mila per trasferimenti correnti, 60milioni e 251mila per interessi passivi, 2milioni e 837mila per rimborsi e poste correttive delle entrate, 5milioni e 570mila per altre spese correnti, e infine 78milioni e 714mila per quote capitale di mutui e prestiti.
La spesa vincolata, invece, è finalizzata per poco più di 31milioni su vincoli regionali; i restanti 752mila e 516mila su vincoli statali o europei.
La restante spesa è così finalizzata:
"Abbiamo finanziato in modo adeguato, con circa 45milioni di euro, il settore del trasporto pubblico locale - ha rivendicato Paolucci - con una particolare attenzione al mondo della disabilità. Inoltre, abbiamo aumentato di 3milioni la spesa sul sociale, garantendo tutti i servizi essenziali e senza compromettere l'equilibrio del bilancio. Al tempo stesso, siamo riusciti a definire le attività di transazione con i concessionari concludendo un contenzioso che durava da circa 20 anni".
Resta la criticità del mancato riallineamento dei rendiconti 2015 e 2016: "per ciò che attiene al 2015, abbiamo completato il riallineamento e a breve il documento andrà in Giunta; stiamo lavorando sul 2016 e, a breve, avremo concluso. Credo che in tre anni e mezzo non si potesse davvero fare di meglio".