Una riduzione media della Tari di circa il 9,33% e un abbassamento dell'aliquota unica della Tasi dallo 2,5% al 2% a beneficio, rispettivamente, delle utenze non domestiche (pertinenze) e dei soli fabbricati rientranti nelle seguenti categorie catastali: opifici, alberghi, pensioni, fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività industriale o di un'attività commerciale (e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni).
Sono queste le più significative riduzioni dei tributi comunali introdotte dall'amministrazione per il solo esercizio finanziario dell'anno in corso presentate stamane in conferenza stampa dall'assessore al bilancio del Comune dell'Aquila Annalisa Di Stefano e dal sindaco Pierluigi Biondi.
Si tratta di una serie di provvedimenti approvati dalla Giunta lo scorso 7 febbraio nell'ambito di alcune proposte di delibere propoededutiche all'approvazione del Bilancio di previsione 2018-2020 e riguardanti la IUC, l'Imposta Unica Comunale. Le misure adottate, da un lato, introducono riduzioni riguardanti la quantificazione delle imposte di natura patrimoniale e, dall'altro, rimodulano la determinazione delle tariffe dei tributi relativi all'erogazione e alla fruizione dei servizi comunali (ovvero il tributo per i servizi indivisibili TASI) a carico del possessore e utilizzatore degli immobili, e quelle del tributo TARI, l'imposta destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento sui rifuti urbani a carico dell'utilizzatore.
Come detto, le riduzioni riguarderanno solo la corrente annualità e si applicheranno esclusivamente a determinate fattispecie oggetto di tassazione. Nello specifico, per ciò che riguarda la TARI è previsto un decremento della quota variabile della tassa riferita alle utenze non domestiche riguardante tanto i nuclei familiari quanto le categorie di attività. Tuttavia, se per i nuclei familiari il risparmio sarà piuttosto modesto, dal momento che riguarderà solo le superfici non destinate ad abitazione - come cantine o autorimesse - che non risentono del peso tariffario legato alla consistenza del nucleo familiare, per le attività produttive si stima, invece, una riduzione pari al 9,33% per il 2018.
Un abbassamento della tariffa definito sulla base dell'applicazione di un "sistema presuntivo" come ha spiegato Di Stefano, calcolato tenendo conto del costo unitario per la superficie dell'utenza e dei cosiddetti coefficienti di produzione, cioè i coefficienti potenziali espressi in kg/mq/anno che prendano in considerazione le quantità di rifiuti minime e massime connesse alla specifica tipologia di attività. In altre parole, la definizione delle tariffe è effettuata dall'amministrazione (che in materia gode di ampia discrezionalità) sulla base di una stima delle superfici complessive da considerare ai fini del calcolo dell'imposta, risultante dalla elaborazione delle superfici oggetto di imposizione schedate nella banca dati TARI, nelle quali sono ricomprese sia quelle scaturite dalla attività di accertamento, eseguita nell'esercizio finanziario 2017, sia quelle contenute nelle denunce presentate dagli stessi contribuenti e ancora in fase di caricamento.
Analoga situazione per la Tasi che graverà con un'aliquota più bassa sui titolari delle attività produttive. La giunta ha infatti riconfermato per l'anno corrente sia l'aliquota unica, quella cioè valevole per tutti, al 2,5 per mille, sia quella per i fabbricati rurali a uso strumentale, fissata, senza variazioni rispetto alla precedente annualità, all'uno per mille. Le agevolazioni introdotte rigurderanno esclusivamente i fabbricati classificati come opifici, alberghi, pensioni, fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività industriale o di un'attività commerciale, in favore dei quali l'aliquota verrà abbassata dal 2,5% al 2%.
"Una scelta politica" ha inteso ribadire il sindaco Biondi, che ha precisato come le misure adottate rappresentino un "segnale, al fine di stimolare tutte la platea di imprenditori economici a rafforzare le iniziative a livello industriale, commerciale e turistico" con l'impegno di "concentrarci il prossimo anno sui privati e sulle famiglie in particolare, che, nel 2018, vengono toccate solo in minima parte dalla diminuizione delle imposte".
A tal proposito, Biondi e Di Stefano hanno annunciato una rivoluzione del sistema contributivo comunale sulla base del principio "pagare tutti per pagare meno. Nonostante le modifiche apportate al regolamento dell'Imposta Unica Comunale - ha sottolineato il sindaco - siamo in presenza di una tassazione ancora molto alta. Il nostro obiettivo è arrivare già il prossimo anno ad una tassazione più equa sulla base di alcune linee d'intervento già definite, recuperando somme dall'evasione fiscale, dall'ampliamento dei soggetti che a seguito della agibilità tornano spontaneamente a pagare i tributi comunali, e da una razionalizzazione delle spese in termini di minori canoni di locazione passiva e dall'aggiornamento dei canoni irrisori per i fitti attivi".
Biondi inoltre, in riferimento alla polemica nata intorno agli errori delle amministrazioni comunali sul calcolo della TARI, ha sottolineato che "la determinazione delle tariffe approvate in sede di giunta ha dato attuazione alla circolare del MEF del 20 novembre 2017 con cui il Ministero, in riferimento alla tassazione delle pertinenze, spiega che alle stesse va applicata la quota variabile una sola volta, facendo riferimento alla superficie dell'abitazione più quella della pertinenza che viene considerata un'utenza domestica", precisando tuttavia come "gli errori non riguardano L'Aquila dal momento che qui, grazie all'adeguamento alle direttive ministeriali del novembre scorso, la tariffa relativa alla tassazione delle superfici non domestiche -pertinenze- non verrà pagata a parte ".