Lunedì, 25 Novembre 2013 17:41

Abruzzo, Bilancio sociale Inps 2012: in aumento cig e lavoro nero.

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Il 2012 è stato un anno molto difficile per l'economia abruzzese. A certificarlo è il numero di coloro che hanno beneficiato di una delle varie tipologie di prestazioni economiche a sostegno del reddito, vale a dire cassa integrazione, mobilità e indennità di disoccupazione: 58.306 persone, a fronte delle 50 mila del 2011. Un incremento del 12,93%.

E' uno dei dati più significativi contenuti nel Bilancio Sociale dell'Inps Abruzzo relativo al 2012. Il dossier è stato presentato questa mattina all'Aquila, nella sede della Regione, alla presenza di Alberto Scuderi, direttore regionale Inps, del governatore Gianni Chiodi, dell'assessore regionale Paolo Gatti, dei rappresentati delle forze sindacali e di varie associazioni di categoria. Tra i relatori, anche il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, Pietro Iocca.

Il Bilancio Sociale dell’Abruzzo costituisce parte integrante del Bilancio Sociale dell'Inps nazionale e rappresenta, da diversi anni, per gli osservatori economici, i partiti politici e le forze sociali, un o strumento molto utile per le analisi e gli approfondimenti sull’andamento economico della regione, rilevati dai dati di produzione Inps relativi al mercato del lavoro.

Dati che certificano come vi sia stato un significativo aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali. 58 mila, si è detto poc'anzi, sono stati i lavoratori abruzzesi che, nel 2012, hanno percepito una prestazione a sostegno del reddito. I cassintegrati in senso stretto sono stati 15 mila 500 (nel 2011 erano stati 14 mila): il 35,9% di essi ha beneficiato della cig ordinaria, il 37,5% di quella straordinaria e il 26,6% di quella in deroga.

Coloro che hanno incassato l'indennità di disoccupazione sono stati, sempre nel 2012, 36 mila (30 mila 589 nel 2011).

I percettori di indennità di mobilità, infine, sono stati 6 mila 742 (6079 nel 2011).

Per la cassa integrazione, si legge sempre nel rapporto, nel 2012 sono state autorizzate poco più di 32 milioni di ore; rispetto al 2011 per la cig nel suo complesso si registra un incremento delle ore complessive autorizzate, pari al 9,2%, che ha interessato tutti i settori, in particolare, per la cig ordinaria, i settori delle attività estrattive, dei trasporti e della meccanica e, per la cig in deroga, i settori metallurgico, calzaturiero e edile.

Il documento presentato stamani si sofferma anche nell'illustrazione dei risultati dell'attività di vigilanza e di contrasto al lavoro irregolare e all'evasione ed elusione contributiva. Sono stati più di 1700 gli accertamenti ispettivi, grazie ai quali sono stati individuati 2246 lavoratori in nero e irregolari (di cui 1354 in nero) e 20 milioni di euro di contributi evasi accertati.

La tipologia dei lavoratori in nero e delle posizioni irregolari ha riguardato in particolare i rapporti di lavoro nei call center e nelle cooperative, gli appalti illeciti, le cessioni fittizie di azienda e interposizioni di manodopera, le agevolazioni previste dalla legge 407/90, le assunzioni di lavoratori in mobilità e, in ambito agricolo, l'esatto inquadramento delle aziende e dei rapporti di lavoro.

A margine dell'incontro Scuderi ha rilasciato una serie di dichiarazioni abbastanza rassicuranti sulla questione della restituzione al 100% dei contributi sospesi dopo il terremoto. Restituzione chiesta proprio dall'Inps assieme all'Inail con una circolare che andava contro una legge dello Stato, quella che prevedeva l'abbattimento al 60% e la restituzione in 120 rate dei contributi non versati.

"Credo che il problema sarà affrontato con equilibrio e saggezza” ha detto Scuderi. “Penso che a breve termine avremo risposta anche dall'Inail. Ritengo che laddove si può venire incontro alle esigenze della cittadinanza dobbiamo essere sempre presenti e puntuali".
La vicenda, lo ricordiamo, interessa circa 7 mila partite Iva tra aziende e professionisti del Cratere, per una cifra che si aggira attorno al mezzo miliardo di euro.

Gli effetti della circolare sono stati sospesi lo scorso settembre da un provvedimento del Tar che ha dato ragione al ricorso delle associazioni di categoria aquilane, in attesa che si definisca se l'abbattimento al 60% costituisca o meno un aiuto di Stato in base alle normative europee.

Ultima modifica il Lunedì, 25 Novembre 2013 18:09

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