Lunedì, 26 Marzo 2018 14:07

Tributi locali, Cimoroni: "Giunta Biondi in continuità col passato"

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“Abbiamo vissuto un passaggio fondamentale per la vita dell’amministrazione comunale, l’approvazione delle aliquote dei tributi locali, ciò che i cittadini pagano per usufruire di servizi che contribuiscono ad aumentare, o meno, la qualità della vita”. Ebbene, “ci saremmo aspettati un indirizzo politico chiaro della giunta Biondi, definendo le categorie cui venire incontro piuttosto che le esigenze che si intendono tutelare. Invece, si è proceduto in perfetta continuità con la passata amministrazione, non c’è stato alcun segnale di cambiamento, nessuna inversione di rotta”.

A dirlo è Carla Cimoroni, consigliera comunale della Coalizione sociale che, stamane, ha tenuto una conferenza stampa a Villa Gioia; a dire il vero, un segnale è arrivato – ha aggiunto Cimoroni – “e in direzione di una ulteriore riduzione dell’aliquota Tasi dal 2.5 al 2% per i centri commerciali”. In effetti, si è inciso al ribasso sul tributo ma soltanto per opifici, alberghi, pensioni e fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale o, appunto, commerciale. “A nostro parere, avrebbe avuto maggior senso abbassare la tariffa per i piccoli commercianti e gli artigiani”, l’affondo della consigliera d’opposizione, “che vivono maggiori disagi. Tra l’altro, il mancato introito derivante dalla riduzione dovrebbe essere coperto col recupero dell’evasione fiscale: significa che finirà per gravare sui cittadini”.

In fase di dibattito consiliare, la Coalizione sociale – oltre ad aver ribadito la contrarietà al provvedimento - ha proposto 5 emendamenti per la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, “proposte che rispondevano ad una nostra proposta strategica sulla fiscalità: ci ha guidato l’idea di venire incontro a chi ha subito maggiori disagi in questi anni e di sostenere comportamenti virtuosi”. In sostanza, le proposte andavano nella direzione di una estensione della riduzione sulle utenze non domestiche anche per i centri storici delle frazioni, come accade, d’altra parte, per L’Aquila centro, e sconti sulla tariffa per gli esercenti di Fonte Cerreto, duramente provati dalla mancata apertura degli impianti; inoltre, è stato proposto di toccare al ribasso l’aliquota per chi avesse deciso di dismettere le slot machine – d’altra parte, la ludopatia è una vera e propria piaga sociale a L’Aquila, e il Consiglio comunale, giusto qualche mese fa, aveva approvato una proposta arrivata dai banchi della maggioranza in cui si impegnava l’assise ad attivare azioni di contrasto ad un fenomeno sempre più preoccupante – per chi avesse conferito ingombranti, rifiuti elettrici ed elettronici, inerti da piccoli lavori domestici nel centro di raccolta dell’Asm, così da incentivare comportamenti virtuosi in questo senso, e per gli esercenti che avessero deciso di aderire al ‘vuoto a rendere’, ritirando i vuoti delle bevande e restituendoli al produttore con lo scopo di sottrarre, così, materia pregiata al ciclo dei rifiuti.

Emendamenti di buon senso che “sono stati bocciati dalla maggioranza di centrodestra e, questo mi ha molto amareggiata, senza un dibattito di merito; ci si è nascosti dietro al parere contabile negativo, assolutamente superabile se ci fosse stata una reale volontà politica”; in effetti, è chiaro che gli emendamenti, così come proposti, non avrebbero avuto la copertura finanziaria, ma il bilancio di previsione dev’essere ancora approvato e, dunque, si sarebbe potuto inserire un tetto massimo per i provvedimenti oggetto d’emendamento, magari a 50 mila euro, da coprire ne documento economico finanziario con i fondi appostati nel capitolo delle tasse afferenti agli esercizi precedenti. D’altra parte, si sarebbe andati a conguaglio l’anno prossimo, come logico. Invece, “c’è stato un irrigidimento pretestuoso”, la denuncia di Carla Cimoroni; “non c’è stato dibattito: la volontà era di bocciare a prescindere emendamenti che fossero giunti dall’opposizione. E così è andata”.

 

Malafoglia e De Matteis (Fdi): "Stop demagogia, Cimoroni fuori luogo"

"Esistono due modi di interpretare l'attività amministrativa e politica. In questo Comune, per anni, si sono gestite politica e amministrazione con superficialità e sciatteria, con danni che sono sotto gli occhi di tutti. Ora è il tempo di gestire la cosa pubblica con serietà e accortezza, senza più prendere in giro i cittadini".

Lo dichiarano, in una nota congiunta, il portavoce comunale di Fratelli d'Italia, Michele Malafoglia e il capogruppo in Consiglio comunale, Giorgio De Matteis. "Con questo, intendiamo dire che le proposte fatte nei giorni scorsi dalla consigliera Carla Cimoroni, che tanto si è affannata in dichiarazioni fuori luogo, testimoniano come il modello 'grillino' non faccia altro che modificare la realtà dei fatti, con demagogia e senza risultati. È clamorosamente falso, per esempio, che si voglia mettere in difficoltà chi, come dice la consigliera, opera e ha operato per anni sul Gran Sassso tra incredibili difficoltà create dalla passata Amministrazione: infatti – sottolineano Malafoglia e De Matteis - sono state messo in campo azioni che hanno consentito di avviare la programmazione in anticipo e iniziare a immaginare un alleggerimento dei tributi, cosa che è stata realmente fatta. Certo, non si tratta di un intervento risolutivo perché aziende e famiglie soffrono il peso di una tassazione generale elevata, frutto di politiche dissennate degli anni precedenti. L'impegno di questa Amministrazione, però, è quello di continuare su questa strada, affinché da un lato venga assicurato il rigore dei conti e dell'altro si individui una strategia di riduzione complessiva del carico fiscale".

Una prima inversione di rotta, "non decisiva ma che fornisce un segnale chiaro, è quello della riduzione della Tari del 9.33% per le utenze domestiche (in realtà, soltanto per le attività produttive ndr) e del 20% della Tasi per le attività produttive, dopo anni di inattività sul settore tributi che, anzi, nel 2016 vide un aumento della tassa sui rifiuti di oltre il 20% per un pasticcio consumato tra Comune e Governo, entrambi a guida Pd. Quest'anno, invece, un'interlocuzione accorta e tempestiva con il sottosegretario Paola De Micheli da parte del sindaco Pierluigi Biondi ha portato ad avere, già da novembre, il fondo per il riequilibrio di bilancio da 10 milioni di euro – aggiungono Malafoglia e De Matteis – Un traguardo mai raggiunto in passato, come può testimoniare l'ex assessore al Bilancio Lelio De Santis che, per aver denunciato i guasti e i problemi che avrebbe determinato lo stanziamento per le minori entrate dopo l'approvazione della legge di stabilità, fu cacciato dalla Giunta. Ogni commento, in tal senso è superfluo. Oggi, nonostante i tentativi maldestri e sgangherati di Cimoroni e compagni, che continuano a mistificare la realtà, noi intendiamo stabilire con la cittadinanza un patto di correttezza e chiarezza che ci porterà, sia pure con le difficoltà che potranno essere riscontrate in corso d'opera, a dare quelle risposte che questa città ha atteso, invano, per anni. Quindi basta demagogie, basta prese in giro degli aquilani, ma solo chiarezza e concretezza, motivi per i quali ancora oggi ringraziamo l'intera cittadinanza per l'onore concessoci attraverso il voto del 25 giugno scorso che ci permette di governare".

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