"A Pasqua e pasquetta boicottiamo i centri commerciali".
L'appello è di Maurizio Acerbo, segretario nazionale del partito della Rifondazione comunista che sottolinea come, in questi giorni di festa, "ci saranno in tutta Italia centri commerciali aperti e lavoratrici e lavoratori sfruttati che non potranno trascorrere festività con i propri familiari e amici; grazie alla totale deregulation approvata durante il governo Monti nel 2012 con il voto di centrodestra e centrosinistra, infatti, la grande distribuzione può aprire 365 giorni l'anno. La 'liberalizzazione' non è segno di modernità e di chissà quale presunto progresso a cui bisogna per forza adeguarsi - contesta però Acerbo - visto che in Francia, in Germania e nella maggior parte dei paesi europei vige il principio dell'apertura domenicale e festiva per deroghe e comunque una regolamentazione ragionevole per tutelare lavoratori, piccolo commercio e consumatori".
La liberalizzazione selvaggia delle aperture nel settore del commercio è stata un regalo alla grande distribuzione che ha consentito alle imprese della gdo di spremere i lavoratori e di fare strage degli esercizi di vicinato che non possono competere. "Nessun risultato sul piano della riduzione dei prezzi - aggiunge Acerbo - ma perdita del diritto al riposo e alla festa per lavoratrici e lavoratori, nonché ulteriore desertificazione dei nostri centri abitati. Il far west del commercio è uno dei tanti esempi delle antisociali politiche neoliberiste condivise da centrodestra e centrosinistra. Quel che conta è il profitto e si può aprire non solo tutte le domeniche ma anche il 25 aprile, il Primo Maggio, a Pasqua e pasquetta".
Abolire la "liberalizzazione" del commercio e leggi che hanno precarizzato lavoro, fermare dilagare grande distribuzione, restituire vita a città e paesi non è impossibile. "I consumatori possono essere accontentati con una turnazione delle aperture regolamentata sulla base delle esigenze territoriali e salvaguardando diritti di chi lavora. A Pasqua e pasquetta è stato dichiarato lo sciopero della grande distribuzione in 5 regioni. Invitiamo tutte/i al boicottaggio dei centri commerciali a Pasqua e pasquetta in solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori".