Si è svolto ieri, al Mise, il tavolo conclusivo sulla crisi dello stabilimento Honeywell di Atessa (Chieti).
Il Ministero dello Sviluppo economico ha chiarito che tra le diverse manifestazioni di interesse avanzate "la più vantaggiosa, dal punto di vista della reindustrializzazione e da quello occupazionale, è la proposta di Baomarc S.p.A. Automotive Solutions, azienda leader nel campo della siderurgia".
Al tavolo presieduto dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial erano presenti i rappresentanti dell'azienda, della Regione Abruzzo e Fim Cisl, Uilm, Fiom, Ugl.
Ora, la prima fase di reindustrializzazione consisterà nell’effettuazione di interviste finalizzate al reinserimento lavorativo di 162 lavoratori, che saranno assunti con contratto a tempo indeterminato previo periodo di prova; la seconda fase, invece, consisterà nella realizzazione di un centro di taglio dell’acciaio della superficie di circa 10mila mq nell’area industriale di Atessa, che alimenterà anche lo stabilimento di Lanciano.
L’ammontare totale dell’investimento è pari a 21 milioni e 850 mila euro "che saranno stanziati nell’arco dei primi 36 mesi dall’avvio dei lavori, previsto a febbraio 2019", ha sottolineato il Mise.
"Siamo molto soddisfatti per la soluzione trovata - il commento di Sara Marcozzi, candidata presidente del M5S alle prossime regionali - L’Attenzione di questo governo per il comparto produttivo sta dando ottimi frutti anche in Abruzzo. La Honeywell rappresenta un’importante realtà per l’occupazione della nostra regione e sapere che i 162 dipendenti e le loro famiglie potranno vivere un Natale sereno anche grazie all’apporto del Governo 5 Stelle mi riempie di orgoglio e di gioia".
Dichiarazioni, quelle della Marcozzi, definite "inappropriate" da Luca Caporale, operaio ed Rsu della Fiom Cgil, aderente ai comitati Piazza Grande per Zingaretti segretario del Pd: "Se una parte, seppur cospicua, dei lavoratori rientrerà nello stabilimento sarà esclusivamente per la straordinaria lotta che lavoratori e sindacati hanno messo in piedi e perché il vicepresidente Giovanni Lolli insieme all'intera Regione Abruzzo si è mosso con grande impegno portando avanti la trattativa per la reindustrializzazione in prima persona", ha sottolineato Caporale. "Al contrario, il governo del cambiamento è stato solo in grado di creare confusione e sconcerto tra le persone. Non ci si appropria della lotta altrui a fini propagandistici. Si tratta di comportamenti scorretti e inaccettabili".
L'accordo prevede 162 riassunzioni in tre anni complessivi (110 entro il primo anno), "purtroppo non tutte le maestranze verranno riassorbite, ma si tratta comunque di un eccellente accordo in quanto più della metà dei lavoratori rientrerà nello stabilimento e la stragrande maggioranza lo farà direttamente dalla naspi e con un contratto a tempo indeterminato. Si tratta nettamente della migliore offerta pervenuta al ministero e a cui non c'era alternativa se non quella di far aspettare ancora i lavoratori un eventuale ed ipotetico altro interessamento senza alcuna garanzia. In sostanza un buon accordo che può essere ancora migliorato nella seconda fase di contrattazione".