In Abruzzo, per ogni 100 euro incassati dal Fisco, ce ne sono 19 che rimangono in mano agli evasori.
Il dato è contenuto in un'indagine redatta dal Centro studi della Cgia di Mestre, che ha elaborato dati Istat riferiti al 2016.
In base al report, l'evasione, in Abruzzo, ammonta a quasi un quinto del gettito totale. In termini assoluti, si tratta di 2 miliardi e 543 milioni di euro sottratti a sanità, scuola, trasporti pubblici e altri servizi.
Considerando che, a livello nazionale, secondo lo studio, l'evasione (stimata) è stata del 16%, con queste pecentuali l'Abruzzo si posiziona tre punti sopra la media italiana.
Le regioni più virtuose sono al Nord, dove l'evasione fiscale si attesta intorno al 13%. In termini assoluti, sono stati 113,3 i miliardi di euro che nel 2016 sono stati sottratti all'erario.
A livello regionale è il Sud a detenere la maglia nera dell'evasione. In Calabria, la stima è del 24,2% (3 miliardi e 332 milioni di tasse non versate), in Campania del 23,2% (10 miliardi), in Sicilia del 22,2% (8 miliardi), in Puglia del 22% (6,7 miliardi).
Al primo posto delle regioni virtuose, invece, c'è la provincia autonoma di Bolzano, dove l'evasione è "solo" del 12% (1,1 miliardi). Seguono la Lombardia con il 12,5% (pari a 19 miliardi evasi, il dato assoluto più elevato), il Veneto, con il 13,8% (9 miliardi), la provincia autonoma di Trento e il Friuli Venezia Giulia con il 13,3% (un miliardo).
In termini assoluti, dopo la Lombardia, seguono il Lazio (12 miliardi), poi la Campania (10), l'Emilia Romagna (9) e la Toscana (8).