Una prima risposta, importante, per i ricercatori ex Intecs, altissime professionalità che, da oltre un anno, sono senza lavoro per la chiusura del sito aquilano.
Stamane, in Regione è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Thales Alenia Space e Forender 24, una nuova azienda nata nel Tecnopolo del capoluogo: in sostanza, se Thales dovesse vincere il primo dei bandi previsti nella strategia nazionale della Space Econony, ‘Mirror GovSatCom’ - pubblicato dall’Agenzia Spaziale Italiana con l’esito che sarà reso noto nelle prossime settimane - stante il vincolo di sviluppare le attività sul territorio regionale visto che Regione Abruzzo ha co-finanziato la strategia con 10 milioni di euro, affiderà lo sviluppo dei software dedicati a Forender 24 che, in questo modo, assumerà fino a 30 dipendenti a tempo indeterminato attingendo, appunto, dal bacino degli ex ricercatori Intecs.
A spiegare i dettagli dell’accordo è stato il presidente vicario Giovanni Lolli, in conferenza stampa. “Il lavoro è stato lungo e faticoso”, le parole di Lolli; “il risultato conseguito oggi è di fondamentale importanza, mi spiace soltanto sia avvenuto a qualche giorno dalle elezioni, magari avessimo potuto sottoscrivere l’intesa prima, ma i tempi sono stati dettati dalla pubblicazione del bando per la space economy”.
Non è finita qui.
Un altro documento, simile a quello sottoscritto stamane, è stato proposto anche a Telespazio e Leonardo, altre due player dello spazio coinvolti nella strategia nazionale e che insistono sul territorio: ebbene, “Telespazio firmerà stasera stessa, Leonardo si è presa, invece, qualche giorno di riflessione. L’accordo prevede che, in futuro, possano servirsi di Forender 24 per altre commesse. In questo modo, si apriranno altre possibilità di assunzione. Tra l’altro, Infn, Gssi e Univaq, coinvolti nelle attività connesse al progetto Darkside, avrebbero bisogno di 15 unità di personale per sviluppare i software necessari e trovano conveniente, piuttosto che assumerli, affidarsi alla nascente società che può vantare le competenze, rarissime sul mercato, dei ricercatori ex Intecs”.
Insomma, Forender 24 va configurandosi come impresa fornitrice di servizi conto terzi - software in particolare di altissima specializzazione - cui le imprese del territorio coinvolte nelle varie attività legate allo spazio potranno rivolgersi. “Mettendo insieme i diversi segmenti – ha sottolineato Lolli – si dovrebbe arrivare a costituire una quantità di forza lavoro necessaria tale da soddisfare le esigenze di tutti gli ex ricercatori Intecs”.
La nascente società dovrebbe ritrovarsi, insomma, con un importante battente di commesse già costruito, “con la richiesta di forniture per almeno 36 mesi, la fase di start-up sostanzialmente. Poi, starà sul mercato agendo, però, su di un territorio fertile e in un clima assolutamente favorevole”.
D’altra parte, sul territorio si contano investimenti privati già messi in campo, programmati o che si stanno programmando per oltre 190 milioni di euro: “Thales Alenia Space ha investito 6 milioni di euro sul progetto Saturnus, Leonardo altri 7 milioni su un programma di cyber security; vanno aggiunti i 10 milioni della Regione sulla space economy che genereranno 40 milioni di investimenti privati, il complesso delle attività di Darkside che, complessivamente, vale 80 milioni di euro circa, altri 9 milioni messi da Telespazio sul progetto Emerge, e ancora 24 milioni di euro di co-finanziamento assicurati da Thales Alenia Space nel progetto Nuses che vede coinvolto anche il GSSI. Parliamo di investimenti su L’Aquila, con propaggini in Marsica e nel chietino, in alta tecnologia e ricerca”.
Su questo scenario si muoverà Forender 24 che, come detto, dovrebbe rioccupare nel tempo tutti gli ex ricercatori ex Intecs. Ovviamente, si tratta di un lavoro complesso e nient’affatto finito.
“In questi mesi, mi sono dovuto fornire di atti”, ha inteso aggiungere Giovanni Lolli. “Prima di tutto, ho sottoscritto l’accordo con i sindacati; poi, un verbale di intesa col Ministero. A seguire, abbiamo stilato il protocollo con Forender 24 che ci siamo impegnati a segnalare ai player dello spazio in cambio dell’impegno all’assunzione degli ex ricercatori Intecs. Oggi, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. Nell’ultima Giunta regionale di mercoledì prossimo, porterò un atto per riassumere l’attività svolta, specificandola nel dettaglio, e lasciando così in eredità a chi verrà dopo di me un percorso già delineato con una serie di verifiche e di passi da fare nel tempo”.
Intanto, Confindustria si è assunta il compito di seguire la vicenda, ponendosi come cabina di regia nel momento di passaggio tra la Giunta uscente e quella che verrà nominata a valle delle regionali. “In questa città e in questa regione, lo spazio e le nuove tecnologie dovranno rappresentare una delle chiavi di sviluppo. Tuttavia, la volontà è anche quella di cancellare la vergogna che in una città che ha scelto ricerca e innovazione come assi fondamentali ci siano 70 lavoratori di così alto livello senza una occupazione”.
La nota dei lavoratori ex Intecs
"Come noto l'ipotesi di ricollocazione per i lavoratori licenziati da Intecs passa attraverso un accordo sottoscritto dalle oo.ss. e la Regione Abruzzo".
"In questi mesi, appurata l'idoneità dei profili professionali dei ricercatori, è stato individuato un percorso che prevede il riassorbimento da parte di una newco tecnologica a cui affidare quota parte delle attività, nell'ambito del bando del settore aerospace italgovsat, su cui la regione abruzzo ha investito 10 milioni di euro".
"Tuttavia dalla riunione odierna con l'assessore alle attività produttive non sono emersi significativi passi in avanti sulla vertenza tali da dare certezze agli ex ricercatori in quanto non sono ad oggi disponibili nè una pianificazione dei tempi di riassorbimento nè il numero dei ricollocabili attraverso questa operazione".
"L'assessore, su richiesta dei lavoratori si è impegnato a produrre una delibera di giunta, come suo ultimo atto, per dare continuità a quanto sinora imbastito. In assenza di certezze la vertenza dei lavoratori ex Intecs è da considerarsi assolutamente ancora aperta quindi chiedono, sin da oggi, un incontro urgente con il prossimo presidente della regione Abruzzo".
"Ricordiamo che, a più di un anno dal licenziamento, la situazione dei lavoratori è sempre più preoccupante poichè non hanno alcun sostegno di natura economica e il protrarsi dell'attesa di soluzioni industriali vedrà peggiorare ulteriormente le condizioni loro e delle loro famiglie".