Lunedì, 18 Marzo 2019 17:04

Villa Dorotea, esito negativo del tavolo in Prefettura. L'appello del sindaco Giusti

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Si è tenuto stamane il tavolo prefettizio relativo alla vicenda di Villa Dorotea: ebbene, si è concluso con esito negativo.

La segretaria provinciale Cisal Fpc L'Aquila, Giuliana Vespa, ha spiegato che "dopo un ampio e acceso confronto con le parti sociali, la società Gardenia e P.O. Villa Letizia hanno congiuntamente dichiarato che, sin dai prossimi giorni, i rispettivi legali inizieranno a valutare la ricontrattualizzazione dell'immobile di Villa Dorotea non escludendo, tra l'altro, una compravendita. La società Gardenia ha congelato lo sfratto fino a Pasqua".

L’immobile di Villa Dorotea, sito a Scoppito, è di esclusiva proprietà della famiglia Vittorini "e per personali dissapori si sta rischiando, oltre all’interruzione di pubblico servizio (circa 100 ospiti), la messa in mobilità di tutti dipendenti presenti nel CDR ed RSA della struttura", aveva spiegato Vespa.

"Le oramai reiterate beghe familiari dei Vittorini continuano a mettere a rischio il mantenimento di 70 posti di lavoro e l'assistenza per 180 tra ospiti e degenti della RSA e del CDR di Villa Dorotea -il commento del sindacato- Pur apprezzando questa apertura da parte delle due società, la Cisal ribadisce che in questa vicenda non si possono legittimare beghe e screzi familiari degni delle migliori saghe cinematografiche a dispetto di un territorio già profondamente provato socialmente ed economicamente".

Accorato l'appello del sindaco di Scoppito Marco Giusti. "Esprimo profonda preoccupazione per l'esito negativo del tavolo riunito stamane in Prefettura", le parole del primo cittadino a newstown. "Sono a rischio 70 posti di lavoro, 110 posti letto per i pazienti: rischiamo di perdere una eccellenza del territorio con una funzione sociale molto importante". Il paventato trasferimento della RSA e del centro di riabilitazione - ha aggiunto Giusti - "non è una strada percorribile: andrebbe individuata una struttura alternativa, con la necessità di un nuovo accreditamento e tempi che, per questo, sarebbero lunghissimi. Si tratterebbe di una ulteriore mazzata per il sofferente tessuto economico dell'aquilano".

Dunque, Giusti si rivolge agli imprenditori: "Hanno investito molto, ma hanno anche ricevuto tanto: l'attività è redditizia e vederla chiusa per beghe familiari che niente hanno a che fare con la struttura sarebbe davvero inaccettabile. Il mio è un appello al loro senso di responsabilità: approfondiscano ulteriori strade che, d'altra parte, sono emerse stamane al tavolo in Prefettura. Non si dovessero trovare soluzioni - ha concluso il sindaco di Scoppito - interesserò i rappresentanti istituzionali locali, a tutti i livelli, e il tavolo dei sindaci: lo ribadisco, la chisura di Villa Dorotea sarebbe una sciagura per l'intero comprensorio". 

Ultima modifica il Lunedì, 18 Marzo 2019 20:50

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