"Oggi si celebra un anno di governo Lega/M5S e sulle tasse sospese alle aziende non è stata trovata ancora nessuna soluzione: dobbiamo accontentarci di un emendamento soltanto annunciato. Gli aquilani usati come scudi umani per le beghe interne al governo".
Così la deputata Stefania Pezzopane che sottolinea come il comunicato stampa diffuso ieri dalla Lega "abbia il sapore della 'represa de' ju lattaru'. E' stato infatti fatto un gran pasticcio, un misto di esternazioni elettorali non mantenute e di approssimazione nella conduzione della vicenda. L'emendamento di cui si parla nel comunicato è solo annunciato, non ancora approvato, perché la prima indiscutibile verità è che quelli già presentati sono stati cinicamente bocciati in commissione. L'altra verità è che il governo, qualche mese fa, aveva annunciato un decreto terremoti e che anche questa promessa non è stata mantenuta: pochi e minimalisti gli articoli inseriti nel corposo 'decreto cantieri' riguardanti i terremoti che prevedono, tra l'altro, il vergognoso scippo di 75 milioni della ricostruzione su cui grava un silenzio assordante del sindaco e del presidente della regione che si fanno togliere i soldi come se la ricostruzione dell'Aquila fosse un bancomat da cui attingere per svariate necessità fuori regione".
Il governo del "cambiamento in peggio" - l'affondo di Pezzopane - un anno fa "si era impegnato a risolvere il problema ed invece non è stato nemmeno in grado di mettere la proroga in sicurezza già nel testo del decreto approvato dal governo ad aprile, lasciando il problema agli emendamenti per poi fare la meschina figura di bocciare gli emendamenti delle opposizioni per poi qualche giorno dopo, a babbo morto, annunciare un emendamento del governo. Emendamento non annunciato dal sottosegretario alla ricostruzione, il grillino Vito Crimi, ma dal partner di governo il leghista Massimo Garavaglia. Trattati come scudi umani per le loro guerre interne".
Ora vedremo cosa accadrà lunedì e martedì in commissione ed in aula, in Senato. "Ma certo la proroga della restituzione è un diritto degli aquilani, non una elargizione benemerita di qualche partito. E temo tra l'altro che sia troppo breve, perché nelle more della proroga bisogna trattare la questione con la nuova commissione europea che prima dell'autunno non sarà sicuramente insediata. Un po' di serietà e di rispetto sarebbero molto graditi agli aquilani".