"La Regione Abruzzo torni a convocare al più presto il tavolo tecnico-istituzionale sulle tasse".
La richiesta viene da Confindustria L'Aquila, per bocca di Francesco De Bartolomeis e Ezio Rainaldi, rispettivamente direttore generale e delegato alla ricostruzione dell'organizzazione.
Da quando si è insediato il governo Marsilio, hanno sottolineato Rainaldi e De Bartolomeis, il tavolo che aveva istituito Giovanni Lolli e che metteva insieme rappresentanti delle istituzioni locali, parlamentari, associazioni di categoria e sindacati, non si è più tenuto.
L'ultima proroga per il differimento della restituzione integrale delle tasse concessa dallo Stato scadrà a fine dicembre. E' necessario, afferma Confindustria, riattivare i canali istituzionali e non disperdere il lavoro fatto fino ad oggi.
"Il tavolo regionale era molto partecipato e se non altro aveva ottenuto il congelamento della restituzione. Dicembre è dietro l'angolo, noi chiediamo che il percorso costruito finora non venga interrotto" dichiara Ezio Rainaldi "Con Giorgetti avevamo avuto un'interlocuzione che aveva protato anche alla redazione di un dossier. Non è pensabile che ora si debba ricominciare da capo. Occorre riaprire subito un dialogo con Roma. Del nuovo governo fa parte un partito, il Pd, che conosce bene il problema. Anche il nuovo presidente del parlamento europeo, David Sassoli, è ben collegato all'Aquila, e sulla vicenda tasse si è espresso più volte"
"Ricordo" precisa Rainaldi "che stiamo parlando di 200 imprese e che in gioco ci sono 130 milioni di euro. Se le aziende fossero costrette a restituire tutti quesi soldi, per molte di loro sarebbe la fine. A rischio ci sono almeno mille posti di lavoro, che con tutto l'indotto arrivano a duemila. Com'è noto, la nostra richiesta è che la soglia del de minimis venga innalzata da 200 a 500 mila euro".
Per riprendere la mobilitazione, hanno sottolineato De Bartolomeis e Rainaldi, è necessario "essere granitici" e "fare massa critica", muoversi con un'unità di intenti che accomuni tutti i soggetti in campo, dalle istituzioni alle imprese.
"Che non si facciano strumentalizzazioni e che non si personalizzino le battaglie" ammnisce Rainaldi "Lo dico anche alla mia categoria: se qualcuno vuole fare politica, prima dismetta gli abiti da imprenditore. Da soli non si va da nessuna parte, deve esserci un filo che unisca imprese, istituzioni locali e governo nazionale. Noi vogliamo avanzare proposte concrete e soprattutto vogliamo che queste proposte vengano ascoltate e recepite nelle sedi decisionali competenti. Le idee ci sono e ne sono state prodotte tante, purtroppo troppo spesso rimangono confinate a un ambito locale".
Per questo, la prossima settimana Confindustria convocherà un tavolo con i rappresentanti delle attività produttive e delle associazioni di categoria per lanciare una "vertenza L'Aquila" e costituire al contempo un osservatorio permanente che avrà, come focus principale, tasse e ricostruzione ma che dovrà farsi promotore di progetti e proposte ad ampio raggio.
"Tasse e ricostruzione sono solo la punta del'iceberg" sottolinea De Bartolomeis "Dobbiamo occuparci anche del futuro occupazionale di questo territorio, delle aree interne, evitare che lo spopolamento, già in atto, prosegua. Gli indicatori economici, purtroppo, ci collocano agli ultimi posti in Abruzzo. L'osservatorio sarà un luogo di incontro permamente per partorire progettualità nuove e concrete e chiedere anche interventi straordinari alla Regione Abruzzo. Dobbiamo partire da quello che abbiamo, dalla ricchezza architettonica, paesaggistica e naturalistica dei nostri centri".
Secondo Rainaldi bisogna aprire una discussione e un confronto pubblico anche sulla quota residuale dei fondi del 4% che non è ancora stata spesa: "Si tratta di almeno 100 milioni di euro che vanno programmati. Noi dovremo essere in grado di fare delle proposte ma il Comune dovrà farsi portatore di queste proposte alla Regione. Era stato attivato un tavolo al quale avevamo presentato idee sul marketing territoriale ma poi purtroppo si è fermato tutto".