“Negli ultimi mesi si è registrato un aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime, utilizzate per la realizzazione di tutti i beni di consumo, a cui si aggiunge la difficoltà nella reperibilità delle stesse, che ha costretto al blocco di alcune linee produttive. Una situazione che sta ponendo in grave difficoltà le imprese della provincia dell’Aquila”.
A lanciare l’allarme è Ezio Rainaldi, delegato territoriale di Confindustria per l’area aquilana.
“Il caro materiali non è più sostenibile per le aziende”, dice Rainaldi, “abbiamo registrato, a causa della pandemia, un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% del polietilene, del 17% del rame e del 34 % del petrolio. Cantieri pubblici e privati rischiano di bloccarsi, con gravi ripercussioni economiche e sociali”.
Secondo Confindustria L’Aquila “l’aumento, iniziato ad ottobre 2020, si è fortemente acuito dopo il primo trimestre 2021, trascinato anche da una certa vivacità della domanda grazie anche al superbonus 110%. Senza contare”, prosegue Rainaldi, “l’allungamento anomalo dei tempi di consegna, che può costituire un freno notevole all’auspicata ripresa”.
A preoccupare, in particolare, sono i prezzi di acciaio, alluminio e rame “materiali produttori nodali”, sottolinea Rainaldi, “per i produttori di infissi e finestre, per le industrie di prefabbricati, costruttori metallici, per le imprese che realizzano fondazioni e facciate continue fino ai settori della pulizia professionale industriale e ai realizzatori di dispositivi di sicurezza, solo per citarne alcune. Prezzi notevolmente superiori a quelli indicati nei prezziari a cui far riferimento anche per il superbonus 110%”.
Rainaldi aggiunge: “Considerando che le zone interne dell’Abruzzo sono nel pieno della ricostruzione pubblica e privata post-sisma, con possibilità di agevolare anche la ripresa produttiva di settori fondamentali per il territorio e per l’occupazione, riteniamo necessario sensibilizzare tutte le forze politiche ad interventi immediati per far sì che, con un’azione sinergica tra tutte le categorie, si assumano provvedimenti che possano permettere al territorio di guardare avanti, alla ripresa, con un po’ di ottimismo”.