Venerdì, 18 Ottobre 2019 08:17

A24 e A25, rilievi di Bruxelles al Pef: è di nuovo rischio stangata sui pedaggi

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È di nuovo rischio stangata sulle autostrade A24 e A25 e, stavolta, l'ostacolo arriva da Bruxelles che ha rispedito al Governo il Pef, il Piano economico finanziario da 3.1 miliardi, di cui 2 di contributo pubblico, chiedendo dei chiarimenti; se non si dovesse addivenire ad un accordo, da novembre le tariffe potrebbero lievitare di oltre il 20%.

Ieri si è tenuto un summit a Carsoli: intorno al tavolo una ventina di sindaci abruzzesi e laziali che hanno incontrato i vertici della concessionaria Strada dei Parchi, l'ad Cesare Ramadori e il vice presidente Mauro Fabris; un vertice convocato d'urgenza e che ha sancito una rinnovata alleanza tra gli amministratori e la società del gruppo Toto in vista dell'incontro che si terrà lunedì, a Roma, con la ministro Paola De Micheli, allorquando si chiederà al Governo di intervenire stante l'impasse sul Pef.

D'altra parte, i rilievi mossi da Bruxelles all'accordo sottoscritto tra Mit, Strada dei Parchi e Anas, non sarebbero trascurabili, anzi; per questo, la preoccupazione cresce ed è palpabile, stante l'evidenza che l'aumento dei pegaggi - ai rincari congelati si aggiungerebbe un ulteriore balzello per il 2020 - sarebbe una mazzata tremenda per l'economia abruzzese, in particolare. E Anas, intanto, avrebbe rinviato l'approvazione dell'accordo sul riutilizzo delle rate pagate annualmente dalla concessionaria per congelare le tariffe. 

Non bastasse, ad oggi non è stata fornita alcuna rassicurazione sulla presenza in legge di Stabilità, che comincia il suo iter in Senato il prossimo 22 ottobre, dei 722 milioni, spalmati in tre anni, del piano stralcio concordato; soldi sui quali la concessionaria conta per avviare i cantieri celermente, in attesa che venga approvato il Pef.

I sindaci cercheranno di avere qualche risposta in più da Paola De Micheli nel vertice di lunedì quando chiederanno che si avvii un tavolo permanente per la messa in sicurezza delle autostrade e il blocco degli aumenti; soprattutto cercheranno di capire se il governo sarà in grado di venire incontro, celermente, alle richieste formulate da Bruxelles.

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