La soluzione del problema della restituzione delle tasse sospese alle imprese dopo il terremoto del 6 aprile 2009, in caso di non accoglimento, da parte della Commissione europea, del principio del temporary framework, potrebbe essere racchiusa nel cosiddetto principio di prossimità.
E' questa la novità principale emersa al termine della riunione che si è svolta oggi pomeriggio a Roma nella sede del Dipartimento delle politiche europee - settore che fa capo direttamente alla presidenza del Consiglio dei ministri - tra la responsabile dell'ufficio Diana Agosti e una delegazione aquilana composta dall'assessore regionale Guido Liris, dall'assessore comunale Fausta Bergamotto, dal presidente dell'ordine dei commercialisti della provincia dell'Aquila Ettore Perrotti, da Ezio Rainaldi, responsabile, per Confindustria L'Aquila, del dossier ricostruzione, e da Celso Cioni per conto di Confcommercio.
A quanto si apprende, la riunione è stata positiva perché il Governo ha riavviato l'interlocuzione con la Commissione europea. La delegazione ha ribadito che la soluzione preferita resta quella del temporary framework ovvero il de minimis a 500mila euro, ma resta una soluzione di difficile attuazione perché la Commissione si è già detta contraria, in passato.
Per questo sono allo studio anche altre soluzioni, in particolare quella del principio di prossimità, secondo il quale viene dato per acclarato che le aziende che hanno usufruito della sospensione del pagamento delle tasse, per la loro specificità e il loro incardinamento territoriale, sono, nella quasi totalità dei casi, aziende che non superano la dimensione regionale e che solo eccezionalmente raggiungono una dimensione nazionale. Per la quasi totalità di esse, dunque, non si configurerebbe alcun aiuto di Stato.
Al termine dell'incontro, è stato chiesto alle imprese di produrre altre informazioni. Il tavolo si riunirà a stretto giro, tenendo conto anche del fatto che la proroga sta per scadere (è fissata al 31 dicembre). Proprio per questo non è escluso che alle imprese venga concesso altro tempo alle imprese ma su questo non c'è alcuna certezza.