"Ringrazio il presidente Marco Marsilio per aver condiviso la nostra azione legislativa, tesa a migliorare ulteriormente il bilancio di previsione della Regione attraverso una maggiore attenzione a temi di fondamentale importanza per i cittadini".
Parole del coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo, a proposito della riunione di giunta di ieri, convocata d'urgenza a Pescara per dare risposta alle istanze del Carroccio che si è messo di traverso fino a costringere l'esecutivo, di fatto, ad apportare delle modifiche al documento di programmazione economica.
Parole che suonano come una provocazione.
"Anche grazie alla sintonia di intenti con Marsilio - ha aggiunto D'Eramo - la Lega è riuscita ad apportare alcune modifiche che consentiranno di dare ancora più forza e visione strategica all'azione del governo regionale. Siamo certi che Marsilio condividerà con noi l'ulteriore rafforzamento delle misure proposte dalla Lega".
All'interno del bilancio regionale, di fatto, sono state inserite coperture finanziarie importanti "per temi su cui la Lega si è fortemente battuta in campagna elettorale: dal sostegno alle coppie separate al cyberbullismo, dal sostegno degli anziani al benessere inteso come elevazione della qualità della vita degli abruzzesi; temi che caratterizzeranno fortemente l'azione di governo della Regione, fornendo ai cittadini risposte concrete a problemi quotidiani importanti e molto impattanti. Quello mosso in giunta è solo il primo passo di una strategia che sarà ulteriormente potenziata nei prossimi giorni".
In realtà, il clima in Giunta è incandescente: a quanto si è potuto apprendere, infatti, Marsilio - e con lui l'assessore al bilancio Guido Quintino Liris - non ha preso affatto bene l'impuntantura della Lega, abbandonando infuriato i lavori dell'esecutivo.
Per giustificare il ritorno in Giunta di provvedimenti già chiusi e annunciati, si era parlato di "piccole correzioni tecniche": al contrario, e D'Eramo lo ha detto chiaramente, il bilancio è stato riscritto per trovare le coperture pretese dalla Lega sui progetti di legge presentati all'opinione pubblica abruzzese nelle ultime settimane. Addirittura, il Carroccio avrebbe chiesto inizialmente 7 milioni di euro, mettendo sul tavolo 17 punti programmatici. Una provocazione, probabilmente, che ha portato, però, all'impegno assunto dall'esecutivo di garantire 800 mila euro a saldo invariato, togliendoli cioé da altri capitoli, per dare risposta alle urgenze manifestate dalla forza trainante della coalizione che, in questo modo, ha inteso ribadire il suo 'peso' in seno alla Giunta.
Con buona pace di Marsilio e Liris che non hanno potuto far altro che 'incassare'.
Se si considera che stiamo parlando del primo bilancio di previsione istruito dalla maggioranza di centrodestra alla guida della Regione, è evidente come le tensioni tra la Lega e le altre forze di coalizione non promettano nulla di buono per il futuro.
Di "bilancio 2.0" e "maggioranza sempre più divisa" ha parlato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci. "Non è mai accaduto che un bilancio regionale, già chiuso e approvato dalla Giunta, venisse riaperto e riapprovato un'altra volta per via dei capricci della componente politica di maggioranza. E' sempre più evidente che neanche i consiglieri di maggioranza conoscevano il Defr e il bilancio, arrivati tardi e male all'approvazione", l'affondo di Paolucci.
"Parliamo di iniziative già presentate alla stampa di cui però nessuno dei consiglieri e proponenti si è premurato di verificare se fossero nel documento finanziario approvato", ha proseguito il capogruppo dem. "Una cosa non solo gravissima, ma fuori dalle regole e davvero incredibile, capace di invalidare il documento più importante della consiliatura. Mi auguro che siano state apportate delle modifiche, per esempio sulla questione dell'edilizia sanitaria, che già nel bilancio 1.0 mi sembravano gravide di errori e di possibili rilievi".
Un atto poi, il bilancio, che ha già avuto una gestazione difficile, "in ritardo com'è sulla tabella di marcia dell'Ente e della sua attuale maggioranza, un ritardo inedito, che mai si è verificato durante l'amministrazione di centrosinista e che, a seguito dei capricci dei super alleati, è stato prima impacchettato con tutte le limature necessarie a coprire il maggior numero di promesse fatte in campagna elettorale e poi spacchettato, per aggiungerci i desiderata dell'ultima azione di propaganda con la pretesa di inserire altri 800.000 euro di mance, stavolta per la copertura di iniziative propaganstiche peraltro difficilmente destinate a diventare realtà per i contenuti stridenti con le normative vigenti, costituzione compresa", ha aggiunto Paolucci.
"Ciò che stupisce è che malgrado la Lega abbia la maggioranza assoluta in Giunta e Consiglio abbia praticamente subito l'approvazione di un bilancio che non conosce e che non è passato per nessun confronto di maggioranza, come lo strappo di ieri denuncia. Per altro, il bilancio poteva essere corretto con un maxi-emendamento direttamente in Consiglio non esponendo la Regione Abruzzo a questa figuraccia. Ora il calendario per l'approvazione del provvedimento dovrebbe essere rivisto perché sono saltate le tempistiche definitive nell'ultima conferenza dei Capigruppo. Ciò che è certo è che comprimeranno al massimo la discussione perché è infine questo il loro modo di agire".
Paolucci ha voluto lanciare un appello a Marsilio e al suo esecutivo: "Rinsavite, istruite atti che non siano impugnabili, cosa rara, visto che ogni iniziativa o è stata corretta in corner o è stata apertamente rinviata al mittente; per amministrare non basta occupare la poltrona, bisogna fare politica, pensando al bene comune, non al benessere degli amici. La lentezza e il pressappochismo dimostrato sulla gestione politica, e non tecnica, del bilancio dimostrano l'inadeguatezza di questa Giunta sempre più lenta e divisa".