Martedì, 21 Gennaio 2020 18:54

Regione, altro strappo in maggioranza: Lega chiede il voto sulla nomina di Gatti

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Altro strappo in seno alla coalizione di centrodestra in Regione. 

La Lega ha chiesto al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri di iscrivere all'ordine del giorno della prossima seduta d'assise il voto per decidere la designazione del giudice non togato della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, con la revoca della nomina dell'ex assessore regionale Paolo Gatti voluta dallo stesso Sospiri, che ha proceduto in autonomia istruendo una delibera, di concerto col presidente Marco Marsilio.

La richiesta è stata formulata da Pietro Quaresimale in sede di conferenza dei capigruppo; d'altra parte, la decisione aveva scatenato dei malcelati mal di pancia tra gli esponenti della Lega e pure in Forza Italia, con Nazario Pagano che aveva stigmatizzato la scelta che, stando agli addetti ai lavori, certificava, di fatto, la volontà di passare in Fratelli d'Italia di Sospiri e Gatti.

A scatenare la resa dei conti è stato il presunto asse tra Gatti e Tommaso Ginobile, ex deputato dem ora in Italia Viva, per la nomina del cda e della presidenza della Ruzzo, società pubblica che gestisce il ciclo idrico integrato in 35 comuni del teramano, estromettendo la Lega. 

A questo punto, è difficile che la nomina di Gatti possa trovare il sostegno del Consiglio regionale. Ed è in messaggio piuttosto chiaro lanciato dal Carroccio a Sospiri e Marsilio, e più in generale a Fratelli d'Italia. L'ennesimo.

Esultano le opposizioni di centrosinistra all'Emiciclo. "Le poltrone che hanno unito il centrodestra, sono anche quelle che ora lo spaccano: quella di Gatti alla Corte dei Conti era una nomina forzata e illegittima, oggi lo afferma anche la Lega con un durissimo dietrofront. Il presidente del Consiglio ne prenda atto, sottoponga la decisione al Consiglio regionale, come avevano chiesto le opposizioni sin dall'inizio e come chiede oggi anche il principale gruppo di maggioranza", l'affondo dei consiglieri di opposizione.

"Già all'ufficializzazione della designazione avevamo chiesto al Presidente la revoca della nomina di Gatti a consigliere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti – sottolineano Giovanni Legnini, il capogruppo PD Silvio Paolucci e i consiglieri di PD, Legnini Presidente e Abruzzo in Comune Dino Pepe, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani - Oltre a ragioni di grave ed evidente inopportunità politica della decisione di Sospiri, sostenuta non si comprende a quale titolo dal presidente Marsilio, avevamo evidenziato le gravi anomalie e la scarsa trasparenza della scelta. Alla luce del dietrofront chiesto oggi dall'alleato principale, la Lega e a fronte, invece, della posizione favorevole di Fratelli d'Italia, emersa sempre oggi per bocca del capogruppo Testa, è evidente che la maggioranza ha un serio problema che rende difficile l'intesa Lega-Fratelli d'Italia-Marsilio e ingovernabile la Regione, che da ormai un anno ha un esecutivo lento, pasticcione, incapace di individuare priorità per i cittadini e per l'economia abruzzese".

Dunque, l'affondo: "Sospiri torni subito sui passi fatti e senta tutte le forze presenti in Consiglio, dando così voce alla maggior parte di esse e ripristinando in tempi rapidissimi, se possibile già dalla prossima seduta dell'assemblea, il normale iter di valutazione e decisone. In questo modo potranno liberarsi anche risorse, se i 200.000 euro all'anno previsti dall'incarico verranno destinati alla comunità o a un progetto per l'Abruzzo e non per sostenere una nomina funzionale ad inconfessabili accordi politici, come oggi la Lega conferma. Non si può pretendere di governare la massima istituzione regionale pensando solo alle poltrone e agli amici da sistemare, è arrivato il momento di governare e di farlo nel migliore dei modi possibile".

"La designazione alla Corte dei Conti sta mettendo in mostra il caos che, ormai, regna incontrastato nella maggioranza di centro destra in Regione Abruzzo", la stoccata del capogruppo M5S Sara Marcozzi. "La posizione del MoVimento 5 Stelle è nota fin dall'inizio del caso: si tratta di una designazione e in quanto tale, come previsto dall'articolo 142 del regolamento interno, doveva passare attraverso il voto da tenersi nel corso di una seduta di Consiglio regionale. Questa non è stata la procedura seguita dalla maggioranza e dal Presidente del Consiglio regionale, utilizzando la procedura prevista per le nomine e non quella per le designazioni, confondendo così due istituti ben distinti. Stiamo parlando, inoltre, di una carica che costerà circa un milione di euro per i prossimi cinque anni, e se dovessero esserci ricorsi per le modalità con cui la designazione è arrivata, sarebbe forte il rischio di causare danni alle casse della Regione".

Ora, "la nostra posizione è stata adesso seguita anche dalla Lega per voce del capogruppo Quaresimale che, dopo un approfondimento giuridico, ha confermato i dubbi che abbiamo sollevato noi per primi diverse settimane fa. Chi si ostina a portare avanti una designazione dai dubbi profili di legittimità, sembra essere solamente l'asse formato da Fratelli d'Italia e Forza Italia, certificando lo stato di contrasto e divisione in cui questa maggioranza vive da mesi. Rinnoviamo, una volta di più, l'invito al Presidente Sospiri: revocare in autotutela il conferimento dell'incarico e procedere passando per il voto del Consiglio regionale per effettuare la designazione alla Corte dei Conti, seguendo l'iter così come previsto dal Regolamento. Aspettare ancora e nascondere una spaccatura nel centro destra che è, ormai, alla luce del sole, significa esporre l'Abruzzo a rischi economici che non possiamo permetterci".

Ultima modifica il Martedì, 21 Gennaio 2020 22:33

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