Sospensione e riduzione di tasse e tributi locali fino al 31 dicembre, saldo dei debiti residui dell’amministrazione comunale verso le attività ricettive, chiarimenti sul soggiorno delle maestranze e dei professionisti nelle strutture ricettive cittadine quando sarà terminato il lockdown.
Sono alcune delle richieste contenute nella lettera che Federalberghi Confcommercio L'Aquila ha inviato al sindaco Pierluigi Biondi per richiamare l'attenzione sulla "drammatica situazione in cui versa il settore del turismo, tra i più colpiti dalla pandemia".
"La quasi totalità delle strutture ricettive aquilane" si legge nel documento, firmato dalla presidente di Federalberghi L'Aquila Mara Quaianni e da altri 14 albergatori "ha dovuto abbassare la saracinesca a causa dell’azzeramento delle prenotazioni in una finestra di almeno tre mesi da oggi, con una tendenza negativa fino a fine anno, dovuta alle misure di contenimento e ad una giustificata paura da contagio, senza alcuna certezza che ci siano le condizioni per poter riaprire".
"È per questo che Le chiediamo di farsi attore per quanto di sua competenza e portavoce per quanto non di sua competenza presso le altre istituzioni, riguardo le nostre richieste che possiamo sintetizzare nei seguenti punti":
- Sospensione e riduzione di tasse e tributi locali fino al 31.12.2020 per i periodi di inattività delle aziende con relativa rateizzazione a medio e lungo termine, senza interessi;
- Rappresentare in sede governativa la richiesta di annullamento per tasse e tributi locali fino al 31.12.2020;
- Chiarimenti a riguardo del Suo impegno a supportare il soggiorno delle maestranze e dei professionisti nelle strutture ricettive cittadine;
- Vigilanza e attività di controllo sanitaria delle attività ricettive extra alberghiere sul rispetto dei protocolli che saranno predisposti per il contenimento della pandemia;
- Saldo dei debiti residui dell’amministrazione comunale verso le attività ricettive;
- Rappresentare in sede governativa la necessità di una ulteriore estensione degli ammortizzatori sociali;
- Incontro riservato agli operatori del Turismo.
Ci teniamo a sottolineare che sosteniamo nella sostanza le richieste rese pubbliche in questi giorni dalle altre associazioni di categoria, in particolare dai ristoratori aquilani e FIPE.
Biondi e Aquilio: "Comune al fianco degli operatori"
“Il settore del turismo, insieme a quello di bar e ristoranti, è certamente tra i più penalizzati e colpiti dalle restrizioni legate all’emergenza coronavirus. Il Comune sarà, al massimo delle sue possibilità e secondo quelle sono le sue prerogative, al fianco di operatori ed esercenti per agevolare e semplificare il ritorno alla normalità in vista della cosiddetta fase due”.
Lo dichiarano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore al Turismo, Fabrizia Aquilio, alla luce della nota inviata da Federalberghi L’Aquila. Proprio ieri, nell’ambito della campagna di ascolto e di confronto con le categorie produttive locali per fronteggiare l’emergenza coronavirus, dopo gli incontri già svolti con le associazioni dei commercianti e con i rappresentanti del mondo edile e dell’artigianato, sindaco e assessore hanno tenuto una riunione in videoconferenza con gli operatori del settore ricettivo, turistico e culturale.
“Abbiamo ascoltato esigenze ed istanze, ricordando che le competenze in capo al Comune sono di natura molto ridotta rispetto alle necessità della categoria. – spiegano Biondi e Aquilio– Stiamo predisponendo una delibera per il differimento dei termini del versamento Tari a settembre, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale, in attesa di capire quali provvedimenti saranno emessi dal governo a sostegno di queste tipologie di attività”.
“Per quanto riguarda l’Imu, di fatto l’ente locale funge cassiere per conto dell’erario, perché l’intero importo fino all’aliquota, minima, applicata dello 0,76% viene riversato integralmente nelle casse dello Stato”.
“Durante la videconferenza sono emerse idee interessanti su cui poter lavorare e che faranno parte, mi auguro, della programmazione turistica che la Regione dovrà attuare alla luce dei cambiamenti legati al Covid-19. A disposizione ci sono fondi comunitari pari a circa 6 milioni di euro e c’è già un bando in corso sull’individuazione di un brand Abruzzo. Ho chiesto, con una nota inviata all’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo, di coinvolgere sindaci e assessori alla promozione turistica delle maggiori città d’Abruzzo per concordare strategie e definire insieme obiettivi”.
“Il turismo lento, il basso indice di popolosità delle nostre zone, la qualità della vita dell’aria, dell’acqua e del cibo dei nostri territori, uniti alla bellezza dei borghi e delle nostre montagne possono essere gli elementi vincenti per superare le difficoltà derivate dalla pandemia. Anche nel turismo, così come nel campo enogastronomico si andrà alla ricerca del chilometro zero e della filiera corta. L’Abruzzo, costiero e delle aree interne, può rinforzare il suo appeal nei confronti di un bacino di utenza molto ampio, quello delle grandi metropoli a noi vicine, come Roma e Napoli, con milioni di cittadini che potrebbero scegliere un nuovo modo di andare in vacanza. Dovremo stimolare l’interesse verso questa terra, essere pronti ad accoglierli e ad offrire loro prodotti di qualità. Il tutto nella massima sicurezza” concludono sindaco e assessore.