Situazione preoccupante nel call center Tecnocall di Monticchio. 110 lavoratori che gestiscono la commessa Acea rischiano infatti il posto di lavoro a causa di una riduzione dei volumi di lavoro.
A lanciare l'allarme i segretari provinciali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Marilena Scimia, Antonio De Simone e Piero Francazio. "Da dicembre 2019 Tecnocall gestisce il mercato tutelato commessa Acea occupando circa 110 lavoratori nella sede aquilana - scrivono i segretari in una nota congiunta - All’incontro di oggi, tenutosi con le organizzazioni sindacali Slc Fistel e Uilcom, l’azienda ha comunicato la persistente mancanza di volumi di lavoro che effettivamente non sono mai arrivati nel sito aquilano. Se tale situazione dovesse persistere - sottolineano i sindacati - ci sarebbero senz'altro delle ripercussioni sul perimetro occupazionale".
"Già da i primi mesi di assegnazione della commessa - ricordano i sindacalisti - l’azienda lamentava la mancanza dei volumi da parte da Acea che però continuava a dare rassicurazioni sulla ripresa degli stessi. Ad oggi, purtroppo, continuano a non essere in linea con quelli previsti dal bando di gara. Ad aggravare la situazione, la decisione di Acea di tagliare, unilateralmente, un ulteriore 15% di commessa che aveva spostato a Tecnocall per allineare i volumi di lavoro mai ricevuti".
"Riteniamo la situazione molto grave e preoccupante per tutti i lavoratori - affermano i sindacalisti - E' inaccettabile che il committente non faccia nulla".
Le organizzazioni sindacali e le Rsa oltre ad indire lo stato di agitazione, chiederanno sostegno alle segreterie nazionali per un incontro urgente col committente. "Ci rivolgiamo anche a tutte le istituzioni locali e regionali - aggiungono - per concertare interventi nei confronti del committente Acea, a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali. La situazione dei lavoratori di Tecnocall non è semplice - concludono - ma useremo qualsiasi mezzo per difendere i posti di lavoro nel nostro territorio".