Venerdì, 04 Febbraio 2022 21:01

Contact center Inps, dall’azienda nessuna garanzia sull’applicazione della clausola sociale. Migliaia di lavoratori a rischio

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Nulla di fatto dall’incontro tra le organizzazioni sindacali e la società Inps Servizi sulla vertenza per l’internalizzazione del contact center Inps. Migliaia i lavoratori coinvolti in tutta Italia, 530 all’Aquila impegnati sulla commessa Inps lavorata nelle società Comdata e Network Contact.

La neonata società Inps Servizi, società in house partecipata da Inps, alla quale saranno affidate, alla scadenza degli attuali contratti di appalto, le attività di contact center verso l'utenza, va dritta per la strada dell’assunzione tramite procedura ad evidenza pubblica, rinunciando alla cosiddetta "clausola sociale" che garantirebbe l’acquisizione del personale da parte della società entrante.

“Ad oggi l'organico dirigenziale Inps servizi non è ancora completo. Tale situazione sta rallentando il processo organizzativo, motivo per cui molti punti di interesse sindacale non hanno ancora trovato risposta” hanno affermato i sindacati confederali a margine dell’incontro a cui hanno preso parte il presidente del CDA Inps servizi Mario Esposito, il consigliere Maurizio Menente e il direttore generale Paolo Tazzioli.

“Non è stato ancora firmato il contratto di servizio con Inps - hanno sottolineato i sindacati - Questo avverrà nelle prossime settimane sotto forma di contratto quadro al quale seguiranno una serie di accordi attuativi”.

Solo dopo la firma dell’accordo di servizio l’azienda predisporrà il piano industriale che, è stato assicurato, sarà presentato a Inps entro i primi di marzo. Nessuna garanzia è arrivata però sul piano del mantenimento dei livello occupazionali né sulla tipologia di contratto di assunzione che dovrà essere uguale per tutti i lavoratori.

A lanciare l’allarme Piero Francazio, segretario Uilcom-Uil L’Aquila. “Se il bando dovesse prevedere un part-time a 4 ore scatterebbe una riduzione dell’orario per tantissimi lavoratori e ad oggi l’azienda non ci ha fornito garanzie circa le condizioni economico-normative. L’emendamento approvato in legge di bilancio dovrebbe agevolare la creazione di un bando che favorisca gli attuali perimetri ma - ha evidenziato Francazio - l’azienda non si è espressa sul punto. Continueremo a difendere i diritti di tutti i lavoratori e a ribadire la necessità di applicare la clausola ma sul punto, per il momento, non c’è stata nessuna esplicita rassicurazione”.

Ultima modifica il Sabato, 05 Febbraio 2022 19:32

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