Sembra vicina a una svolta la vicenda dei 170 lavoratori impiegati fino a marzo 2020 nel call center Customer2Care dell'Aquila.
La CcSud si è detta pronta a riassumere tutti i lavoratori del sito aquilano. La posizione dell'azienda è stata chiarita ieri nel corso di un incontro con i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, al quale ha partecipato parte anche Wind3, concessionaria della commessa gestita da C2C.
Restano da definire le modalità di riassorbimento dei lavoratori ma tutti si sono mostrati disponibili a mantenere operativo il sito aquilano.
"Dopo mesi di trattative la CcSud ha ufficializzato la volontà di mantenere i livelli occupazionali e si va verso un accordo che prevede la riassunzione dei 170 lavoratori" ha affermato il segretario provinciale Uilcom-Uil Piero Francazio.
Per la definizione delle condizioni di riassunzione e la sottoscrizione dell'accordo si attende l'istituzione di un Tavolo in Regione che i sindacati chiedono da tempo. "Le condizioni di riassorbimento, già pattuite a marzo prima della interruzione della trattativa, andranno riformulate sulla base delle esigenze legate all'emergenza sanitaria - ha spiegato Francazio - Si dovranno prevedere, tra le altre cose, modalità di gestione del personale da remoto".
L'incontro di ieri rappresenta un importante passo in avanti nella vertenza aperta lo scorso febbraio dopo la disdetta, da parte di CcSud, del contratto di subappalto della commessa WindTre gestita da C2C. Dopo mesi di difficili negoziati, su cui ha pesato anche una preesistente diatriba legale tra le società CcSud e C2C che fece saltare l'accordo raggiunto a marzo per il riassorbimento dei lavoratori, la vertenza sembra finalmente vicina ad una conclusione positiva.